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Post N° 85


La Cina ha clonato la "panda"?Dal Motor Show di Bologna non sono usciti solo fischi, ma pare sia uscito anche il clone della “Panda”.Si chiama "Peri" e dovrebbe approdare sui mercati europei nell’estate del 2007.In effetti, guardando le due auto, non si può non constatare che si assomigliano davvero moltissimo, almeno per quanto riguarda le linee delle portiere e del profilo del tetto, al punto da far parlare di vero e proprio plagio.Luca Cordero di Montezemolo, presidente di Fiat, commentando la notizia secondo cui la "peri" sarebbe niente altro che una imitazione della “panda”, ha dichiarato:” I cinesi dimostrano per lo meno di avere buon gusto. Siamo orgogliosi, vuol dire che la Panda è una macchina mito a livello mondiale". Ma nonostante queste dichiarazioni, pare che la Fiat (che però non ha rilasciato commenti in merito) stia seriamente pensando di avviare una causa legale contro la società produttrice del “clone”, la cinese Great Wall, che in Italia ha già  un centinaio di filiali.La Great Wall non teme azioni legali e per voce del suo distributore italiano, dichiara: "E' impossibile per noi copiare gli altri. Noi possediamo nostre tecnologie". Sarà anche vero ciò, ma la maggior parte delle auto cinesi non sono che pedisseque imitazioni di modelli di autovetture di altre case automobilistiche. La Fiat naturalmente non dimentica che è grazie alla Panda (auto dell'anno 2004)che l’azienda torinese è riuscita a far ripartire la vendite e probabilmente è molto preoccupata per l’annuncio fatto dalla Great Wall di voler vendere la peri in Italia già nella prossima primavera.Però in Cina i brevetti non hanno un effettivo valore e sarà pertanto molto difficile per la società torinese far valere le proprie ragioni e i propri diritti di priorità in sede legale.La produzione di auto in Cina, fino a pochi anni fa riservata solo ad enti statali o ad alte cariche dello Stato, a parte qualche auto di imitazione americana produceva  unicamente barattoli di latta con quattro ruote, poco sicure, che ai crash test davano risultati disastrosi.Oggi  la Cina offre invece auto innovative ed originali ed è diventata il terzo costruttore mondiale di automobili. Finchè le auto cinesi si dirigevano sui mercati russi, africani, del sudest asiatico e mediorientale, la cosa non preoccupava le altre case automobilistiche americane, europee e giapponesi; ma ora la Cina intende portare le proprie auto anche sui mercati europei e la concorrenza cinese nel mercato automobilistico comincia a fare paura ai giganti del settore.Sarà cinese la vostra prossima automobile?