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Post N° 114


La scienza oggi ci legge nel cervello.  La rivista scientifica “Current Biology” nei giorni scorsi ha diffuso la notizia che alcuni ricercatori tedeschi del Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences, di Monaco di Baviera, hanno condotto, in collaborazione con scienziati di Londra e Tokyo, uno studio sull’attività cerebrale umana che si sviluppa nel momento in cui l’individuo decide di compiere una determinata azione e prima ancora che essa sia tradotta in atto.Tale studio, come spiega il team di studiosi, ha impiegato “una risonanza magnetica funzionale e un sofisticato algoritmo” per decodificare le intenzioni prima ancora che siano trasformate in agire.Secondo gli studiosi la regione del cervello in cui risiedono le intenzioni è “la superficie della regione prefrontale della corteccia cerebrale, dove i programmi vengono immagazzinati come in un deposito prima che si decida di tradurli in vere e proprie azioni”.Pare insomma che sia possibile decodificare le intenzioni.Non reputate che sia imbarazzante se oltre ad essere spiati, da microspie, satelliti eo intercettazioni varie, nel nostro agire quotidiani, dobbiamo anche correre il rischio di essere spiati nelle nostra intenzioni?Considerato che i politici di casa nostra sono avvezzi in campagna elettorale a farci ogni sorta di promesse che poi spesso restano inevase, perché non proporre di adottare il sistema elaborato dai ricercatori tedeschi come condizione di eleggibilità per i nostri politici, in modo da poter individuare le loro intenzioni prima ancora di poterli votare, per vedere se effettivamente i loro programmi politici sono finalizzati all’interesse del Paese piuttosto che ad altri interessi particolari?