Politica emarginata

Dio, Allah o gli uomini?


"Perchè tendere gli orecchi a quel che dice il prossimo? E' cosi' provinciale obbligarsi a delle opinioni che, qualche centinaio di miglia piu' in la', gia'cessano di obbligare. Oriente ed Occidente sono tratti di gesso che qualcuno disegna davanti ai nostri occhi per beffarsi della nostra pavidità"Friedrich Nietzsche.Mi sembra che nell'affermazione di Nietzsche sia presente la giusta risposta alla più controversa questione internazionale dell'ultimo secolo.Come in ogni fenomeno comunitario, che ha sempre posto l’accento sui propri confini, la conoscenza diventa il presupposto della chiusura e della diffidenza verso l'estraneo; c'è in questo momento la tutela del conquistato, di ciò che si è, della propria identità sociale. In effetti,  la stessa "conoscenza relativa" è il freno della discussione e dell'incontro, prospettandosi un duplice piano che ha tutte le sembianze di un'arma convenzionale: potere e paura. Inutile dire come l'ottica del potere sia distorta dalla paura ed il machiavellico principio divenga: la paura giustifica i mezzi.In breve, dinanzi all'estraneità ci si pone sempre come superamento della stessa tramite il potere politico e quindi utilitaristico, invece, dinanzi a noi stessi e al nostro sentire siamo smarriti e cerchiamo riscontro nell'incontro con il simile, caricando  la socialità di valori religiosi e costumali. Bush, Bin Laden, Saddam, Al Quaeda... solo nomi…tratti di gesso! HOMBRE24