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DOVE VA L'EGITTO


DOVE VA L'EGITTO
All'indomani di un'altra giornata di attacchi contro la minoranza copta cristiana in Egitto [vedi www.asianews.it], voglio fare alcune osservazioni con l'aiuto delle parole di Giulio Meotti, osservazioni che ridimensionano la cosiddetta primavera araba.“Ottanta milioni di barbe in Egitto”, hanno scandito i salafiti annunciando al Cairo la nascita del “Nour Party”, il Partito della Luce. Sperano di ottenere il dieci per cento dei voti. Un’enormità, se sommata a un probabile trenta per cento dei Fratelli Musulmani, che hanno lanciato un'alleanza con i liberali per conquistare buona parte del futuro parlamento egiziano. In queste settimane militanti salafiti hanno colpito chiese cristiane, centri sufi, personalità islamiche moderate, donne senza velo e venditori di alcolici. I mistici sufi hanno paura. Hanno paura i copti, che i salafiti accusano di voler “cristianizzare” l’Egitto. I salafiti sono in gran parte finanziati dall’Arabia Saudita, da cui vorrebbero portare in Egitto la legislazione sugli alcolici, la mescolanza dei sessi e le minoranze religiose. Intanto la Guida Suprema della confraternita, Mohammed Badie, dichiara che il problema del medio oriente è la "cospirazione ebraica". Giulio Meotti - www.ilfoglio.itdi Giulio Meotti