POLITIK SKORRETT

GLI INSULTI ALLA BINDI E IL CORPO DELLE DONNE


GLI INSULTI ALLA BINDI E IL CORPO DELLE DONNENella estrema volgarità di Berlusconi c’era, ieri sera, qualcosa di più del suo connaturato disprezzo per le donne che è incapace di vedere se non attraverso le lenti deformanti della sua patologia: donne giovani, belle e innocue, da chiamare a sé e usare a fini sessuali, politici, ornamentali; donne che lo assecondano, onorate dalla sua attenzione e dai benefici che ne possono derivare.Ieri sera nelle parole e nel tono di Berlusconi traspariva tutto lo sconcerto e la rabbia di trovarsi di fronte una donna pensante che lo contrastava politicamente. La Bindi aveva fino allora dimostrato di padroneggiare ampiamente la materia di cui si parlava e il diritto in generale, aveva usato argomenti alti che ridicolizzavano le uscite dei due esponenti del Pdl presenti e si era persino permessa di dissentire quando lui aveva fatto irrruzione nella trasmissione con giudizi minacciosi verso il Presidente della Repubblica. Era troppo per lui che ha reagito riducendo subito il vicepresidente della Camera sull’unico terreno femminile che concepisce: il corpo.Per lui infatti, e lo ha ampiamente dimostrato in tante esternazione, la donna è un “corpo” e l’unico modo che ha di interagire con una donna è quello di ridurla semplicemente al suo corpo.Ma non ha trovato né rossori, né imbarazzi e la pronta risposta che si è dovuto prendere: “Evidentemente io sono una donna che non è a sua disposizione”, deve essergli sembrata incomprensibile.
Quindi chapeau alla Bindi che lo ha stanato e indispettito, facendo perdere il controllo anche al leghista Castelli (l’uomo- incredibile a dirsi - ha fatto anche il ministro della Giustizia) il quale, visto il tono del capo, ha continuato con gli strumenti della sua povera formazione culturale:”Zitta zitella… zitta!”.Vorrei però aggiungere una mia spiacevole impressione personale, che mi auguro non risponda del tutto al vero. La reazione del mondo politico oggi è stata unanime, tutte le donne e gli uomini del Pd, e anche di altri partiti, hanno offerto solidarietà alla Bindi e si sono detti sdegnati per il tono sguaiato di Berlusconi. Però tutti, e tutte, hanno messo l’accento soltanto sulla rozzezza, la maleducazione, la concezione della donna che ha il premier, ecc. ecc.Nessuno che abbia fatto notare come Berlusconi sia uscito sconfitto dallo scontro con un politico dell’opposizione che ha saputo fronteggiarlo con gli argomenti della politica e che ha suscitato in lui proprio per questo una reazione furiosa. Questa dimenticanza non è un bel segno. Fa tristemente sospettare che la visione del mondo di tipo berlusconiano abbia ormai permeato anche coloro che si ritengono - e che in effetti sono - suoi antagonisti. STEFANIA ROSSINI - L'ESPRESSO