I PIU' PERSEGUITATIFa strano pensare che i nostri mass media, l’opinione pubblica maggioritaria e i politici di ogni schiarimento, mentre da un lato sono sempre pronti ad urlare e lottare, almeno a parole, a favore delle libertà - anche religiosa, ci mancherebbe! - e dei diritti dei rifugiati e delle minoranze in Italia, dall’altro siano ostinatamente ciechi, sordi e muti di fronte alla massiccia e barbara persecuzione sofferta dai cristiani in tante parti del mondo: Terra Santa, tutti i paesi mussulmani, varie zone del continente africano, India, Cina, ecc. Ci sono centinaia di milioni di persone senza libertà di vivere la fede. Ma non sono solo i poveri (!?) islamici, che ospitiamo - spesso con tutti gli onori nelle nostre città - e a cui riconosceremo, progressivamente, ogni diritto costituzionale. C’è, piuttosto, un immenso popolo invisibile a mass media e ai politici che soffre vessazioni e discriminazioni di ogni sorta. Ma che non fa rumore. E che non si merita nessun tipo di manifestazione o di sollevazione popolare a suo favore. E nemmeno un briciolo di indignazione. O di solidarietà. Meglio riservare questi sentimenti nobili all’islamico che vende tappeti ai semafori e che poi manda i soldi alle tre mogli e ai dieci figli in Africa. Lui, sì, che si merita le prime pagine dei giornali e la comprensione dei benpensanti… In Italia c’è un solido razzismo, ma al contrario. Sbaglio?
I PIU' PERSEGUITATI
I PIU' PERSEGUITATIFa strano pensare che i nostri mass media, l’opinione pubblica maggioritaria e i politici di ogni schiarimento, mentre da un lato sono sempre pronti ad urlare e lottare, almeno a parole, a favore delle libertà - anche religiosa, ci mancherebbe! - e dei diritti dei rifugiati e delle minoranze in Italia, dall’altro siano ostinatamente ciechi, sordi e muti di fronte alla massiccia e barbara persecuzione sofferta dai cristiani in tante parti del mondo: Terra Santa, tutti i paesi mussulmani, varie zone del continente africano, India, Cina, ecc. Ci sono centinaia di milioni di persone senza libertà di vivere la fede. Ma non sono solo i poveri (!?) islamici, che ospitiamo - spesso con tutti gli onori nelle nostre città - e a cui riconosceremo, progressivamente, ogni diritto costituzionale. C’è, piuttosto, un immenso popolo invisibile a mass media e ai politici che soffre vessazioni e discriminazioni di ogni sorta. Ma che non fa rumore. E che non si merita nessun tipo di manifestazione o di sollevazione popolare a suo favore. E nemmeno un briciolo di indignazione. O di solidarietà. Meglio riservare questi sentimenti nobili all’islamico che vende tappeti ai semafori e che poi manda i soldi alle tre mogli e ai dieci figli in Africa. Lui, sì, che si merita le prime pagine dei giornali e la comprensione dei benpensanti… In Italia c’è un solido razzismo, ma al contrario. Sbaglio?