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L’oltraggio di Ahmadinejad


L'ENNESIMO OLTRAGGIO DI AHMADINEJADIl presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha creato l’ennesimo incidente all’Onu, suggerendo ieri che dietro l’attentato dell’11 settembre alle Torri Gemelle vi sono “elementi all’interno del governo americano”.
A queste parole diversi delegati hanno abbandonato la sala. Poche ore prima, il presidente Usa, Barack Obama, aveva lasciato la porta aperta alla diplomazia con Teheran. Il tutto è avvenuto nella cornice della 65ma sessione annuale dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Sull’attentato dell’11 settembre 2001, che ha fatto oltre 3 mila morti, parlando dalla tribuna, Ahmadinejad ha evocato una teoria secondo cui “elementi all’interno del governo americano hanno orchestrato l’attentato per invertire la discesa dell’economia americana e della sua influenza nel Medio oriente, così da salvare il regime sionista [cioè Israele – ndr]”. Subito le delegazioni di Usa, Gran Bretagna, Ue e di altre 30 nazioni hanno abbandonato l’aula. Rappresentanti di Washington hanno definito le parole del presidente iraniano “detestabili e deliranti”.L'assurda teoria del complotto - che tanto attira cervellini giovani e iper-ideologizzati - è l'erba marcia che nasce sotto le ampie fronde del grande albero della libertà di espressione.Con l'aggravante che nel caso in esame è formulata da un pazzo che considera come un'invenzione pure lo sterminio di sei milioni di ebrei durante la seconda guerra mondiale.