POLITIK SKORRETT

CRISTIANESIMO E ISLAM


 «...un forte grido rivolto a tutte le persone con responsabilità politica o religiosa perché fermino la cristianofobia»: è l'appello di Benedetto XVI nel discorso rivolto il 20 dicembre 2010 alla Curia romana...Gli attacchi recenti che più hanno impressionato le autorità della Chiesa – il papa li ha definiti "vili" – sono stati quello del 31 ottobre contro la cattedrale siro-cattolica di Baghdad e quello del 31 dicembre contro la chiesa copta dei Santi Marco e Pietro di Alessandria d'Egitto, con molte decine di morti e di feriti.
I fatti recenti confermano i giudizi di fondo di papa Joseph Ratzinger sull'islam, sul suo non risolto rapporto tra fede e ragione, da cui nasce la violenza contro infedeli ed apostati.Nello stesso anno della lezione di Ratisbona, il 2006, Benedetto XVI si recò anche in Turchia. E prima di Natale, nel discorso alla curia, lanciò al mondo musulmano questa proposta rivoluzionaria:"In un dialogo da intensificare con l'Islam dovremo tener presente il fatto che il mondo musulmano si trova oggi con grande urgenza davanti a un compito molto simile a quello che ai cristiani fu imposto a partire dai tempi dell'illuminismo e che il Concilio Vaticano II, come frutto di una lunga ricerca faticosa, ha portato a soluzioni concrete per la Chiesa cattolica. [...] "Da una parte, ci si deve contrapporre a una dittatura della ragione positivista che esclude Dio dalla vita della comunità e dagli ordinamenti pubblici, privando così l'uomo di suoi specifici criteri di misura. "D'altra parte, è necessario accogliere le vere conquiste dell'illuminismo, i diritti dell'uomo e specialmente la libertà della fede e del suo esercizio, riconoscendo in essi elementi essenziali anche per l'autenticità della religione. Come nella comunità cristiana c'è stata una lunga ricerca circa la giusta posizione della fede di fronte a quelle convinzioni – una ricerca che certamente non sarà mai conclusa definitivamente – così anche il mondo islamico con la propria tradizione sta davanti al grande compito di trovare a questo riguardo le soluzioni adatte. "Il contenuto del dialogo tra cristiani e musulmani sarà in questo momento soprattutto quello di incontrarsi in questo impegno per trovare le soluzioni giuste. Noi cristiani ci sentiamo solidali con tutti coloro che, proprio in base alla loro convinzione religiosa di musulmani, s'impegnano contro la violenza e per la sinergia tra fede e ragione, tra religione e libertà. In questo senso, i due dialoghi di cui ho parlato si compenetrano a vicenda".L'attuale "strategia di violenze" anticristiana è la prova che da questa rivoluzione illuminista, invocata da papa Benedetto, il mondo islamico è drammaticamente lontano.