Polizzi Generosa

Degrado e abbandono del Parco Urbano del quartiere S.Pietro di Polizzi Generosa


Quando si parla di opere inutili e mai utilizzate dalla cittadinanza di Polizzi Generosa, non si può non parlare del Parco Urbano ubicato nel nuovo quartiere S. Pietro, comunemente chiamato Villetta Comunale. Quest’opera è stata realizzata nel 1996 con finanziamenti pubblici dell’Amministrazione Comunale, allora presieduta dall’ex Sindaco Giuseppe Lo Verde, con lo scopo di  rendere vivibile una zona in espansione, dotandola di tutte quelle opere di urbanizzazione primarie e secondarie, dandole un tocco di originalità, sia per realizzare un parco giochi per bambini che per bonificare un’area che risultava in abbandono.Così non è stato. Fino ad oggi, il Parco Urbano, infatti, non è affatto utilizzato dalla cittadinanza  polizzana l’area si presenta addirittura colma di sterpaglie e frasche, per non parlare poi dell’immondizia  e materiale edile depositato davanti l’ingresso. Inoltre l’impianto d’illuminazione lascia a desiderare. Alcuni lampioni, infatti, non sono funzionati, mentre è possibile constatare che il quadro elettrico è alla mercè di tutti, essendo aperto e con fili elettrici a vista.  Nelle adiacenze del Parco sono presenti i ruderi dell’Antica Chiesa di S. Pietro per i quali fino ad oggi nessuno ha pensato di collocare un cartello per indicarne la presenza.Non è bello lasciare in stato di abbandono un bene prezioso che appartiene alla collettività e che potrebbe essere fruibile da tutti, se solo qualcuno si degnasse di tenerlo in ordine e pulito. Certo, se al posto del Parco fosse stato realizzato (vedasi i Comuni di Caltavuturo e Castellana Sicula) un anfiteatro, l’Amministrazione avrebbe fatto una scelta migliore, anche nella considerazione che sarebbe stato sicuramente utilizzato per eventi culturali, spettacoli e discoteca sotto le stelle. Inoltre se si tiene conto della posizione dominante dell’area, che consente di spaziare in lontananza e che permette di gustare un panorama incantevole, si capisce ancor meglio che l’opera avrebbe sicuramente ottenuto un maggiore consenso da parte della cittadinanza e soprattutto dei giovani. Che dire poi dell’ampia possibilità di parcheggio nei pressi, per la presenza di strade ad ampia carreggiata ed illuminate. Quando si progettano opere pubbliche, è sempre auspicabile che chi amministra la cosa pubblica valuti con la necessaria oculatezza ciò che si va a realizzare, non solo per evitare di sperperare denaro, ma anche per soddisfare le esigenze reali della cittadinanza.                                                                                                       Giuseppe Di Martino