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Post N° 46

Post n°46 pubblicato il 03 Giugno 2008 da MARTINUS81

Parla Salvatore Glorioso, sindaco uscente di Polizzi Generosa

E’ ormai al capolinea della sua stagione politica che lo ha visto alla guida dell’amministrazione comunale di Polizzi Generosa da diversi anni. Un mandato, quello di Salvatore Glorioso che, nei diversi anni di sindacatura ha certamente lasciato una impronta per le tante iniziative sul versante delle attività produttive e culturali ma che è stato anche segnato dal commissariamento del Consiglio comunale. Un vero e proprio neo per un comune che si propone di essere un centro importante del territorio sul versante della valorizzazione dei prodotti locali e del turismo culturale. Oggi, a pochi giorni dalle elezioni che rinnoveranno il consiglio comunale e che vedono tra i contendenti alla poltrona di sindaco altri protagonisti, per Glorioso è arrivatio il momento di tirare le somme della sua esperienza.

La fine di un mandato è il momento dei bilanci. Nel suo qual è l’azione su cui è riuscito a raggiungere i maggiori risultati?

“Il maggior risultato è senza dubbio quello per cui sono stato individuato e chiamato a fare il sindaco: raggiungere la piena legalità e la trasparenza nell’Amministrazione cittadina. Questo compito è stato raggiunto al 100%.  Oggi lascio un Comune con tutte le porte aperte, senza cassetti chiusi  e con armadi liberi da ingombri impropri. I conti del Municipio sono in ordine e  abbiamo un bilancio sano con oltre un milione di euro di cassa e quasi 600 mila euro di avanzo. Mi consenta di dire che durante la mia gestione tutti i lavori pubblici sono stati ultimati senza intoppi e varianti”.

E ciò che non ha avuto il tempo di fare?

“Soprattutto ripristinare il rapporto di intimità con tutti gli amici concittadini che mi hanno voluto Sindaco, ricordandosi del mio impegno professionale e politico profuso nella mia gioventù a Polizzi. Ciò è stato provocato dalle mie difficoltà deambulatorie connesse alla malattia”.

Nella recente vita politica di Polizzi il commissariamento del Consiglio è stato un atto forte. Come si è potuti arrivare a questo risultato negativo? Cosa ha da rimproverare alla sua gestione?

“Questa domanda andrebbe rivolta a tutti quei Consiglieri comunali che, nonostante il mandato dei cittadini a rappresentarli, sono sfuggiti alle responsabilità. Ciò detto, ritengo che sia da sottolineare il mio coraggio nel continuare, che ha evitato il commissariamento della Giunta”.

La sua amministrazione ha, comunque, raggiunto importanti risultati per la valorizzazione dei prodotti locali.. Un esempio è il fagiolo badda. Un altro è lo sfoglio e un altro ancora le nocciole. Cosa si deve fare ancora per aumentare le ricadute economiche per la città e per il territorio?

“Ai risultati raggiunti a cui lei fa cenno aggiungo la promozione dell’ambiente grazie all’evento ormai stabile dell’Ecomaratona che attraversa i posti più suggestivi della nostra Città,  la valorizzazione del centro urbano con l’annuale rassegna de “La macchina dei sogni” di Mimmo Cuticchio”. Inoltre, la valorizzazione dei beni culturali è un punto su cui ancora molto si può fare. In questi anni, grazie all’accordo tra Comune, Parrocchia e Curia, abbiamo potuto far godere a tutti i beni ecclesiali. Il futuro economico dipenderà pure dalla realizzazione dell’Autoporto a Tremonzelli e dalla realizzazione dello svincolo per Piano Battaglia sulla autostrada Pa-Ct”.

Sul versante del turismo, Polizzi ha recentemente ottenuto il riconoscimento regionale di città turistica e d’arte. La rispondenza si è avuta con il  pienone di Natale e Pasqua. Ma il problema forse è sempre la ricettività. Cosa fare per aumentarla?

“Con i nostri 400 posti letto siamo secondi, nella zona, solo a Castelbuono. Ma va detto che sono in fase di definizione un centro benessere di assoluta eccellenza e gli agriturismi di San Nicola e Santa Croce. Non va dimenticato l’apporto dato all’edilizia grazie all’acquisto di immobili, terreni e case rurali da parte di cittadini italiani e stranieri che vogliono trascorrere le vacanze e i  momenti di relax a Polizzi”.

Da poco il Feudo Verbumcaudo è arrivato dall’Antimafia alla sua amministrazione. Quali progetti dovranno essere ancora messi a punto?

“Per volontà della mia Giunta in questi giorni è stata sottoscritta una convenzione con l’associazione “LIBERA” di don Luigi Ciotti per la stesura di un bando pubblico finalizzato all’affidamento del bene confiscato. Libera seguirà passo passo l’Amministrazione comunale affinché la gestione possa andare a Cooperative accreditate che già hanno raggiunto ottimi risultati nel campo della valorizzazione dei beni confiscati ai mafiosi. Inoltre con la convenzione garantiremo l’utilizzo di manodopera locale nella gestione di Verbumcaudo”

Il problema per i comuni delle Madonie è la disseminazione di una cultura di micro-impresa soprattutto tra i giovani. Cosa ha fatto la sua amministrazione?

“Considerate le potenzialità di Polizzi nel settore dell’agricoltura, l’Amministrazione ha dato vita a forme di  partenariato con Provincia, Parco, Ipaa per la formazione di nuovi agricoltori che puntino sul biologico e le produzioni tipiche. E’ chiaro che sullo sviluppo della microimpresa  un ruolo importante era stato demandato a Sosvima. Durante la mia Amministrazione sono decine i corsi tenuti per la formazione professionale dei giovani, supporto necessario per ogni ipotesi di impresa”.

Resta sempre problematico il problema dell’Ato idrico e dell’Ato rifiuti. Quali gli sviluppi che lei auspica?

“All’Ato idrico ci siamo sempre opposti, soprattutto riguardo al metodo di affidamento del servizio. Polizzi è ricchissima d’acqua e non possiamo tollerare che per i cittadini l’Ato rappresenti un danno economico che fa triplicare il costo di un bene essenziale. Sull’Ato rifiuti ci auguriamo che sia finito il tempo degli sperperi e si passi ad una gestione attenta ed oculata delle risorse disponibili”.

Come ha trovato Polizzi per la raccolta differenziata e come la sta lasciando?

“Quando ho iniziato a fare il Sindaco la raccolta differenziata era ferma a percentuali vicino allo zero. Oggi Polizzi raggiunge il 17-18% di rifiuti differenziati. Su questo tema penso abbia dato buoni risultati  la campagna di sensibilizzazione, voluta dal Municipio, fatta nelle scuole e tra le famiglie nel 2004”.

E il rapporto tra comuni e Parco? e Sosvima?

“ Ho sempre detto e continuo a sostenere che questo territorio ha bisogno dell’Ente Parco. Ma è noto a tutti il mio atteggiamento critico rispetto alle gestione dell’Ente firmata negli ultimi anni dal presidente Massimo Belli e dai comitati di Gestione che lo hanno assistito. In molti hanno lamentato l’attività clientelare di quella gestione e l’avere sfuggito i fini istituzionali del Parco in ordine alla salvaguardia, tutela e recupero del territorio. L’ente Parco è stato trasformato in una società immobiliare che ha  acquistato e recuperato antichi palazzi storici delle Madonie. Per quanto la Sosvima, ma anche il Gal e il Consorzio universitario ritengo che questi vadano soppressi perché assorbono risorse dai Comuni senza ridistribuire ricchezza. Questi organismi funzionano più che altro da camere di compensazione di poteri politici di zona e quindi da officine e laboratori di trasversalismo e compromessi”.

Qual è la sua eredità politica? O meglio quali azioni da lei messe in piedi pensa che meritino di essere continuate dal suo successore per un armonico sviluppo economico e sociale di Polizzi?

“La mia eredità politica è l’avere sempre sostenuto la legittimità dei cittadini che rivolgendosi alla pubblica amministrazione non chiedono favori ma rispetto di diritti sacrosanti.

Penso che vadano portate avanti le azioni messe in piedi nei settori culturale ed agricolo perchè soltanto dalla valorizzazione delle potenzialità di questi comparti si può ricavare una economia stabile e garanzie di reddito per quanti vi investano”.

 
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