Polizzi Generosa

Gli “Stazzoni” di Polizzi Generosa

Da antiche testimonianze si rileva che nel paese di Polizzi Generosa, dalla fine del 1800 fino agli inizi del Novecento, una delle attività più fiorenti era quella dello "stazzunaru" o produttore di manufatti in argilla.

Dell'attività dello "stazzunaru", oramai scomparsa, ne sono testimoni i sette ruderi esistenti di cui ancora si può osservare il sistema costruttivo, dal quale si può risalire alla tecnica di lavorazione, di cottura dell'argilla cruda.

Gli "stazzunari" prelevavano l’argilla dalle campagne vicine o da terreni di loro proprietà, mentre altri costituivano delle cooperative e acquistavano i terreni argillosi.

Una prima lavorazione avveniva nelle piazzole stesse imbevendo d'acqua l’argilla e pigiandola a piedi nudi o con l’aiuto di muli fino a farla diventare una pasta molto fina.

Successivamente il materiale cosi ottenuto veniva buttato nella "fossa" (contenitore di forma cilindrica avente diametro di circa 2 metri, realizzato in mattoni) e fatto stagionare per qualche giorno fino a perdere l’acqua in esubero.

A questo punto la pasta ricavata da una prima lavorazione e da una prima stagionatura era pronta, per essere messa in apposite forme chiamate "finestra" (generalmente in legno, costruita dai falegnami del luogo); in questa forma l’argilla veniva pressata e la parte eccedente che ne fuoriusciva veniva raschiata col "segnaturu" (rudimentale attrezzo in legno di forma cilindrica avente diametro tra 2‑3 cm e lunghezza 40‑50 cm) e messa da parte per essere poi utilizzata la costruzione dei coppi volgarmente chiamati "canali".

Prima di essere infornati nelle apposite fornaci i mattoni crudi passavano dalla finestra alle piazzole, a cielo aperto e fatte stagionare per circa una settimana fino a perdere tutta l’acqua in eccedenza.

Dopo una prima lavorazione che durava in genere una settimana con l'impiego di almeno tre‑quattro persone, si passava alla cottura vera e propria che avveniva nelle fornaci o i cosiddetti "stazzuni".

D'impianto arabo a forma circolare, era costruito sempre a ridosso di un dislivello, il forno che lo si può dividere in due parti:
la prima inferiore detta la "camera di combustione di forma circolare con copertura a sfera di nome "tammusu";
la seconda superiore o "camera di cottura" di forma circolare avente il pavimento forato e in collegamento con la "camera di combustione", proprio per permettere il passaggio del calore necessario alla cottura dei mattoni, che venivano posizionati sul "tammusu" per poi iniziare la fase di cottura.

Il Comune di Polizzi Generosa sta lavorando da tempo per un recupero di queste strutture, oggi abbandonate, degradate e lasciate all'incuria, che sono presenti nel suo territorio, per conservarne memoria e recuperare una ricca e particolare testimonianza del passato della sua comunità.

Giuseppe Di Martino

Dal Comune di Polizzi Generosa stanziati 80 mila euro per acquisto bus navetta anziani, manutenzioni stradali e altro...!

La Giunta comunale, presieduta dal sindaco Salvatore Glorioso, ha emanato una direttiva per utilizzare una quota dell’avanzo di amministrazione registrato nel bilancio consuntivo del 2006. Ora la manovra finanziaria passerà al vaglio del commissario del Consiglio comunale, Giacoma Imburgia. L’organo esecutivo ha deciso di utilizzare 80 mila euro su un plafond complessivo di € 145.258, 97  per una serie di interventi che spaziano dal risanamento ambientale, alle manutenzioni stradali e dell’illuminazione pubblica, all’acquisto di un bus navetta per gli anziani. Nel dettaglio, la giunta Glorioso ha destinato 29 mila euro per l’acquisto del bus che potrà trasportare 16 anziani per corsa, 9 mila euro, invece, serviranno per l’acquisto di una vettura utilitaria da destinare al messo comunale. “L’istituzione della navetta – afferma il sindaco Salvatore Glorioso – contribuirà a migliorare la qualità della vita dei nostri anziani”. L’Amministrazione comunale investirà 33  mila euro per le manutenzioni stradali e dell’illuminazione, e il risanamento ambientale. “Questa voce di spesa – dice il sindaco – consentirà di intervenire ripristinando il manto stradale in alcune strade del territorio comunale. Abbiamo raccolto alcune segnalazioni di cittadini – aggiunge – e in tempi rapidi daremo risposte eliminando buche, rimuovendo carcasse e oggetti ingombranti. Miglioreremo così il decoro urbano – conclude il primo cittadino – potenziando anche l’illuminazione pubblica nel quartiere San Pietro”. Le variazioni di bilancio prevedono anche l’impiego di risorse economiche per la partecipazione al Distretto turistico, per la stampa di alcuni pieghevoli turistici dedicati alle chiese ed ai beni culturali della città, per il restauro della statua di San Gandolfo della confraternita di Santa Maria di Gesù e per la promozione territoriale.

Dopo la Sagra delle Nocciole e dello Sfoglio il Comune di Polizzi Generosa presenta la prima edizione della Sagra del noto "Fagiolo Badda"

Il fagiolo “a badda” di Polizzi Generosa, già conosciuto come presidio Slow Food, potrà essere ulteriormente apprezzato nel corso di una sagra promossa dal comune madonita in collaborazione con Regione (Unità operativa 91), Provincia di Palermo e Parco delle Madonie. Nei giorni scorsi, in Municipio è stato sottoscritto il protocollo che rimodula la partnership per la valorizzazione del pregiato fagiolo screziato e bicolore. Il sostegno all’iniziativa è arrivato anche dal locale Consorzio per la tutela del “fagiolo badda” www.fagiolobadda.it e dall’Istituto professionale per l’Agricoltura di Castellana Sicula. Oltre alla sagra, prevista a metà novembre, il progetto prevede anche una sessione dedicata alla formazione della nuova imprenditoria agricola. “Abbiamo dato molta importanza alla formazione di 15 nuovi produttori di “badda” – dice il sindaco Salvatore Glorioso – puntando sull’ausilio dell’Ipaa per l’organizzazzione del corso. Va sottolineato che grazie alla partnership – aggiunge l’assessore comunale alle attività produttive Vincenzo Cascio - l’Unita operativa 91 dell’Assessorato regionale all’agricoltura assicurerà l’assistenza tecnica a tutti i produttori finalizzandola al miglioramento genetico della varietà del legume”. Il progetto di valorizzazione del fagiolo “a badda” sarà finanziato con 25 mila euro erogati, pro quota, da Provincia, Parco delle Madonie e Comune di Polizzi Generosa. “Abbiamo aderito all’idea della città di Polizzi di promuovere il legume anche con una sagra – afferma l’assessore provinciale all’agricoltura Eusebio Dalì. Palazzo Comitini – aggiunge l’assessore – metterà a disposizione il loggiato di San Bartolomeo a Palermo per una serie di iniziative culturali che faranno da cornice ai momenti dedicati alle degustazioni. Ovviamente – anticipa il sindaco Salvatore Glorioso - il clou della sagra si svolgerà nella splendida città di Polizzi dove sono previsti anche spettacoli e visite guidate nel centro storico e nei campi di coltivazione”.

La nocciola di Polizzi Generosa: una risorsa mai sfruttata!

La nocciola, ossia il frutto dell’omonimo alberello (Corylus avellana), è stato da sempre uno dei simboli di Polizzi Generosa (impiantato per la prima volta intorno al 1160 per la sua facile adattabilità alle condizioni pedoclimatiche locali), il turista ben informato saprà certamente che nel cuore dell’alta valle dell’Himera Settentrionale, che culmina ai piedi del paesino madonita, si estende uno dei noccioleti più vasti d’Italia.

Questo frutto, all’apparenza dallo scarso valore economico, trova un largo utilizzo nell’industria alimentare, soprattutto nel settore dolciario. Purtroppo questa importante risorsa locale non è mai stata sfruttata e ancora oggi il noccioleto di Polizzi è ripartito in tanti piccoli appezzamenti di terreno a conduzione familiare, dove le spese superano sempre i guadagni. Nel peggiore dei casi, è possibile trovare interi appezzamenti lasciati al loro destino.

Quello che doveva essere il fulcro per la politica agro-economica e per il rilancio delle sorti lavorative locali, è diventato “nostalgia”: anche l’unica pubblicità alla nocciola, la “Sagra delle Nocciole” www.sagradellenocciole.it  l’antico e rinomato evento, ricco di tradizione e folclore, che si svolge fra la terza e quarta domenica di agosto, ha toccato ormai il fondo per l’incuranza e l’apatia delle amministrazioni degli ultimi anni. Non è stato fatto niente per rilanciare questa importante sagra annuale, che oramai all’occhio del polizzano medio risulta come il “minestrone riscaldato” del giorno prima.

Qualche sciagurato tentativo per incentivare lo sfruttamento delle nocciole è fallito prima di nascere.

Un segno di ciò è dato dalla “Polis Nocciole”, un grande ammasso di cemento inutilizzato e tanto per cambiare costruito con nostri soldi.

Questa struttura, nata negli anni ottanta per la lavorazione della nocciola e non affiancata da altre strutture per l’utilizzo alimentare, aspetta ancora di essere inaugurata. Ma a chi interessa comprare il frutto snocciolato di Polizzi, quando sul mercato è possibile trovare prezzi più competitivi?

Perché come sostengono Antonio e Giuseppe Vinci, maestri pasticceri polizzani della nota “Pasticceria Vinci” www.pasticceriavinci.altervista.org non affiancare a tale opera un progetto per l’utilizzo della nocciola, come una fabbrica di cioccolato o un torronificio?

Perché non incentivare la coltivazione della nocciola, come si sta facendo anche per il noto “Fagiolo Badda” di Polizzi www.fagiolobadda.it creando un comprensorio di piccole imprese a coltura intensiva con aiuti economici ai piccoli coltivatori locali?

A tutte queste domande ahimè, non sarà mai data risposta e la nocciola svanirà nel nulla portando con sè una delle sagre più rinomata delle Madonie, una concreta alternativa per l’occupazione e uno dei simboli di Polizzi Generosa.

Consegnati i lavori di recupero e arredo urbano di Piazza Castello

Finalmente sono stati consegnati i lavori per il rifacimento di Piazza Castello a Polizzi Generosa. L’assessorato al Turismo della Regione Siciliana ha finanziato l' opera assegnando al Comune un finanziamento di 100 mila euro. A realizzare i lavori sarà l’impresa “Costruzioni Rizzuto” di Favara (Ag). “Gli interventi su Piazza Castello – dice il sindaco Salvatore Glorioso – rappresentano un primo stralcio del progetto complessivo di sistemazione e arredo urbano realizzato dai tecnici Eliana Federico e Giovanni Picciuca. Questa zona cittadina – continua il primo cittadino – è ricca di storia. Tant’è che già nel XIV secolo gli Aragonesi ristrutturarono il castello ed elessero l’area antistante come “piazza d’armi”. Non va dimenticato che nell’ambito della piazza insiste oggi lo splendido auditorium comunale che, nel 1300, era una chiesa dedicata a San Francesco”. Con i nuovi lavori sarà ripristinata l’intera pavimentazione della piazza. Inoltre saranno collocate nuove panchine a ridosso della fontanella già esistente. Infine sarà curato l’arredo urbano con un nuovo impianto di illuminazione “a mensola” e la collocazione di cestini, fiorere, dissuasori per auto ed espositori per la pubblicità”.

Polizzi Generosa

 Piazza XXVII Maggio e il sottostante parcheggio pubblico abbandonato!

La Piazza XXVII Maggio o meglio conosciuta come “ù chianu da Trinità” è sempre stata un punto d’incontro dei cittadini polizzani, un luogo dove la gente si riunisce soprattutto nel periodo estivo per assistere a spettacoli e a varie manifestazioni. Negli anni ‘90 sono cominciati i lavori per la realizzazione di una nuova piazza oramai distrutta dal tempo passato, per migliorarne così le condizioni e risolvere anche il problema dei posteggi, grazie alla costruzione di un parcheggio nel livello inferiore della piazza.Per questo progetto sono stati spesi ben 3.500 milioni di vecchie lire e tanto tempo: la piazza è stata consegnata infatti ai cittadini polizzani solo circa 6 anni dopo gli inizi dei lavori.Oggi, possiamo dire che la Piazza Trinità rispetto a prima è molto bella e soprattutto più sicura per i bambini, dopo che è stato vietato l’accesso alle auto in tutta la piazza.Ma il parcheggio sottostante? All’inizio il comune di Polizzi ha avuto problemi per l’apertura, visto che mancava l’uscita d’emergenza per le auto, ma nonostante tutto, è stata data la possibilità ai cittadini di usufruire di tale servizio.Da quel momento ad oggi sono passati parecchi anni e col passare del tempo è più che normale che le cose vadano invecchiandosi o meglio hanno bisogno di manutenzione.Ma attualmente se si scende nel parcheggio, ci si può rendere conto con i propri occhi del degrado totale dell’intera struttura: su 63 neon ne funzionano soltanto 7, diverse condutture di raccolta di acqua piovana sono rotte e quindi il parcheggio è quasi sempre allagato d’acqua, l’ingresso e gran parte del parcheggio spesso è utilizzato a mo di magazzino dove vengono depositati materiali del comune ed auto di cittadini che abitano nelle adiacenze che hanno scambiato tale parcheggio pubblico per il loro garage privato. La sporcizia regna in ogni angolo, le maniglie antipanico delle porte per l’accesso ai bagni pubblici anch’essi distrutti da vandali non esistono più, e non parliamone in caso di incendio! Ci sono parecchie insegne con scritto “ESTINTORE” ma, guardando bene, i correlati sportelli sono tutti rotti, e gli estintori? Non ci sono! Ma dove sono finiti? Ma questo non è un problema tanto ci sono le pompe idriche d’emergenza, anzi scusate, c’erano una volta, prima di essere distrutte. vviamente l’amministrazione comunale, ultimamente non è scesa né a posteggiare la propria auto né ad effettuare dei controlli, altrimenti avrebbe pensato alla manutenzione, non pensate? Ma forse non è importante, o non interessa, ciò dimostrato dal fatto che nel Piano triennale di ristrutturazione e manutenzione delle opere pubbliche di Polizzi Generosa che va dal 2007 al 2009, tale struttura non è stata presa in considerazione! Il bello è che il sindaco di Polizzi Generosa, Salvatore Glorioso durante un comunicato stampa ha anticipato una scelta dell’ amministrazione per realizzare un nuovo parcheggio pubblico in via Serpentina proprio in una zona sottostante il citato parcheggio.- “Prevediamo” dice il primo cittadino “di intervenire con un’opera su tre livelli al fine di creare nuovi posti auto e decongestionare il traffico nelle zone del centro storico”. -Non ci rimane che riflettere su come si faccia a pensare ad una nuova struttura pubblica, dopo che per il parcheggio già realizzato sono stati spesi tanti soldi per poi lasciare tutto in totale abbandono! 

Quando si parla di opere inutili e mai utilizzate dalla cittadinanza di Polizzi Generosa, non si può non parlare del Parco Urbano ubicato nel nuovo quartiere S. Pietro, comunemente chiamato Villetta Comunale. Quest’opera è stata realizzata nel 1996 con finanziamenti pubblici dell’Amministrazione Comunale, allora presieduta dall’ex Sindaco Giuseppe Lo Verde, con lo scopo di  rendere vivibile una zona in espansione, dotandola di tutte quelle opere di urbanizzazione primarie e secondarie, dandole un tocco di originalità, sia per realizzare un parco giochi per bambini che per bonificare un’area che risultava in abbandono.

Così non è stato. Fino ad oggi, il Parco Urbano, infatti, non è affatto utilizzato dalla cittadinanza  polizzana l’area si presenta addirittura colma di sterpaglie e frasche, per non parlare poi dell’immondizia  e materiale edile depositato davanti l’ingresso.

Inoltre l’impianto d’illuminazione lascia a desiderare. Alcuni lampioni, infatti, non sono funzionati, mentre è possibile constatare che il quadro elettrico è alla mercè di tutti, essendo aperto e con fili elettrici a vista.  Nelle adiacenze del Parco sono presenti i ruderi dell’Antica Chiesa di S. Pietro per i quali fino ad oggi nessuno ha pensato di collocare un cartello per indicarne la presenza.

Non è bello lasciare in stato di abbandono un bene prezioso che appartiene alla collettività e che potrebbe essere fruibile da tutti, se solo qualcuno si degnasse di tenerlo in ordine e pulito. Certo, se al posto del Parco fosse stato realizzato (vedasi i Comuni di Caltavuturo e Castellana Sicula) un anfiteatro, l’Amministrazione avrebbe fatto una scelta migliore, anche nella considerazione che sarebbe stato sicuramente utilizzato per eventi culturali, spettacoli e discoteca sotto le stelle. Inoltre se si tiene conto della posizione dominante dell’area, che consente di spaziare in lontananza e che permette di gustare un panorama incantevole, si capisce ancor meglio che l’opera avrebbe sicuramente ottenuto un maggiore consenso da parte della cittadinanza e soprattutto dei giovani. Che dire poi dell’ampia possibilità di parcheggio nei pressi, per la presenza di strade ad ampia carreggiata ed illuminate. Quando si progettano opere pubbliche, è sempre auspicabile che chi amministra la cosa pubblica valuti con la necessaria oculatezza ciò che si va a realizzare, non solo per evitare di sperperare denaro, ma anche per soddisfare le esigenze reali della cittadinanza.

                                                                                                       Giuseppe Di Martino