Polly_Blog

Un sogno che si avvera


Dopo ben 42 anni si è avverato un sogno, quello di ritrovare il mio caro , carissimo compagno di scuola …. quello che avrei voluto fosse il mio fratellino..quello scomparso all’improvviso senza lasciarmi un saluto.  Era il 1971 quando arrivò nella mia classe quel bimbo paffutello e biondo. Era timido e parlava poco, molti compagni lo deridevano ed allora io decisi di prenderlo vicino a me e di difenderlo. Non l’ho mai dimenticato e grazie a fb  l’ho ritrovato. Ora stà in Lussemburgo però una parte della sua famiglia è ancora qui in Italia … nella mia città, e nelle vacanze di Natale è passato a salutarli. Il 7 gennaio al rientro al lavoro trovo una mail….” Ciao  ..sono in Al…mi piacerebbe tanto poterti salutare “….Ho toccato il cielo con un dito. Appena uscita dall’ufficio l’ho chiamato e ci siamo dati appuntamento . Avrei voluto poterlo presentare anche a mio marito ed a mio figlio , ma non ho potuto perché quello stesso giorno è venuto a mancare un altro amico, ed in maniera piuttosto tragica, quindi ho deciso di tacere ma di incontrare comunque il mio piccolo fratellino. “Piccolo”…anche lui ha quasi 50 anni… Come sarebbe apparso ai miei occhi … avrei ritrovato qualcosa  di allora … un colore … un gesto …. un sorriso? Ci siamo,l’ora dell’appuntamento è giunta . Arrivo per prima però vengo bloccata da una signora che riconosciutami inizia a chedermi  del tragico evento . Francamente non vorrei parlarne , anche perché non mi pare proprio il caso … non ho informazioni da dare  ed è ancora tutto così incredibile. Cerco di accomiatarmi.Guadagno l’angolo della strada, aspetto che la signora si allontani e ritorno sui miei passi..volto lo sguardo ed eccolo lì. Non c’è bisogno di dire nulla … ci abbracciamo forte e ridiamo. Sembra quasi impossibile. Entriamo in un bar ed ordiniamo un aperitivo ed a quel punto le parole arrivano eccome … una valanga di domande … di  ricordi ….”Ma come hai fatto ha ricordarti il mio cognome?” mi chiede…francamente non ho la risposta , lo ricordo e basta ..e poi..”Grazie…grazie per tutto quello che hai fatto per me” .  “Ma cosa dici? Grazie? Io non ho fatto nulla…eravamo due bambini  ed i sentimenti di due bambini sono i più sinceri i più puri…non mi devi dire grazie …quello che io ho dato a te tu lo hai dato a me”Il momento di salutarci ormai è arrivato…non vorrei alzarmi da quella sedia ma purtroppo lo devo fare e gliene spiego la ragione. Ci incontreremo ancora e questa volta sarà con più calma…con le famiglie…ora che l’ho ritrovato non voglio perderlo un'altra volta.