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Goodbye


Ci accomiatiamo, quindi.Da qualche giorno penso alle parole con cui ti saluterò, mentre mi esercito a vivere senza te, proiettata in una dimensione ancora inesplorata.Sono impaziente, spaventata, sono molto incerta ma so bene che il miracolo delle lancette che tornano indietro appartiene ad un mondo ormai lontano.Ricordo di averti atteso, malcelando le aspettative e le speranze nella quotidianità prima del tuo arrivo: saresti stato il cambiamento e ne ero felice.Per me eri perfetto nonostante spesso mi si sottolineasse il contrario e, malgrado l'evidenza, ti ho guardato con gli occhi parziali dell'invaghimento fino all'ultimo, difendendoti anche da me stessa nei momenti di impietoso realismo.Ho quì per te mille fogli, qualche abito, collane di ricordi che vanno riposte in un cassetto o vendute a qualche poeta, gli odori dei giorni di inverno e del mare d'estate, scatti distratti di papaveri o di sorrisi; li lascerò scivolare nelle tue tasche, così da pronunciare un solo addio che domani sarà già cartolina da attaccare su una parete appena ripulita. Sei stato un anno importante e mai sincero che finalmente si congeda col vestito delle grandi occasioni e l'inevitabile prevedibile colpo di coda che io schivo, ormai allenata, sorridendo perché resto in piedi mentre tu scivoli via.