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Camminando


Ebbene, sì.Mi sono persa. Tra il sentiero di sassi e quello di spine ho scelto di non scegliere e mi sono inoltrata nella boscaglia, tra l'erba ed i rovi, priva di direzione o meta, ignara di dove mi avrebbero condotta le mie scarpette rosse esploratrici di un suolo mai battuto.Senza una strada maestra è ardua trovare un'uscita, tanto più quando il viaggio è un viaggio solitario e senza memorie: si rischia di muoversi in tondo, per anni, e anni. Meglio è lasciare tracce di sè, segni del proprio passaggio: bussole, anzi, non-bussole, che indichino dove si è stati piuttosto che dove andare. E' pur sempre qualcosa.E credo, infatti, di essere già passata di qua, forse più di una volta, nel vagabondare.Riconosco i miei segni, nastri annodati tra rovi e rami.Strisce di abiti strappati e smessi, che nel cammino ho scoperto ingombranti e superflui nonostante, all'inizio, fossero un riparo. L'unico.Sono già passata di quì.Cambio direzione ma resto sul mio cammino incerto ma intatto; non sono mai stata affascinata dai sentieri già tracciati.