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Lentamente muore..


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ognigiorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi nonrischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero subianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di unosbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davantiall'errore e ai sentimenti.Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sullavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire unsogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire aiconsigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chinon ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamentechi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa igiorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi nonfa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando glichiedono qualcosa che conosce.Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivorichiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto direspirare.Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendidafelicità. ...non vorrei che le nostre rispettive storie servissero per nascondere dietro a delle false sicurezze la voglia ed il bisogno di miglioramento, di prendersi qualcosa di più, in una parola di cambiare. E' davvero solo il fatto di stare insieme con una persona da molto tempo che ci blocca nell'andare fino in fondo con un'altra? E soprattutto, se un giorno dovessimo per puro caso...pentircene..? Alle volte è molto comodo affidarsi al destino; se è vero che è lui che tutto sceglie, è altrettanto vero che siamo noi che dovremmo essere portati ad agire per primi, che siamo sempre noi a conoscere ciò che è meglio per le nostre vite, anche se ci pare alle volte imperscrutabile il nostro progetto, anche se comprendere la scelta giusta sembra spesso troppo difficile. Le nostre rispettive storie ci servono "di comodo": celano dietro alle nostre certezze incrollabili, che poi tanto incrollabili non sono, solo una grande paura di sbagliare ed essere investite dai nostri sbagli.