Giardini di Lettere

Ofelia Arthur Rembaud


Sull'onda calma e nera dove dormono le stelleLa bianca Ofelia ondeggia come un grande giglio,Ondeggia molto piano, stesa nei suoi lunghi veli…- Si sentono dai boschi lontani grida di caccia.Sono più di mille anni che la triste OfeliaPassa, bianco fantasma, sul lungo fiume nero;Sono più di mille anni che la sua dolce folliaMormora una romanza alla brezza della sera.Il vento le bacia il seno e distende a corollaI suoi grandi veli, teneramente cullati dalle acque;I salici fruscianti piangono sulla sua spalla,Sulla sua grande fronte sognante s'inclinano i fuscelli.Le ninfee sfiorate le sospirano attorno;A volte lei risveglia, in un ontano che dorme,Un nido da cui sfugge un piccolo fremer d'ali:- Un canto misterioso scende dagli astri d'oro.