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Angelo: penso che siamo più bravi


Il primo giorno di giornalismo ero in ansia perché non conoscevo il maestro Giuseppe, poi ci hanno fatto fare il test e sono andato male.Il maestro poi ci a fatto vedere delle diapositive sulla storia della scrittura, dei giornali, della carta e delle macchine per stampare. Alla fine di ogni lezione scrivevamo il diario di bordo, così non ci scordavamo le cose che avevamo detto. E poi, ogni volta, prima che andavamo a casa, ci facevano cantare: la pigotta, le tagliatelle di nonna Pina, Gesù piccino picciò altre canzoni. Cantando ci siamo sentiti meno timidi.Oltre al maestro Giuseppe, che è l’esperto esterno e fa il giornalista professionista, il corso viene fatto anche dalla nostra maestra Adele è simpatica perché ci fa ridere molto. Poi c’è anche Daniele, che fa l’operatore televisivo e il fotografo e ci ha fatto tante fotografie che fanno anche ridere e ha fatto il film delle conferenze stampa e delle interviste che abbiamo fatto.Dopo che il maestro ci ha spiegato la regola delle cinque w che poi sono sei, abbiamo cominciato a scrivere. Il mio primo articolo e stato un articolo inventato ma divertente. Poi abbiamo cominciato a intervistare tante persone: Marisa Musicò Angela Vecchio ci hanno dato tante informazioni sul Pon. E noi abbiamo scritto degli articoli, e il maestro ci ha spiegato dove eravamo stati bravi e dove no. Poi ci hanno diviso per gruppi, anche se tutti facciamo tutto.Io sono nel gruppo del giornale stampato con Aurora, Luca, Davide e Gianluca. Io sono anche il caposervizio del giornale stampato. Ma non e un privilegio, come anche essere capo redattore, è una responsabilità.Nel giornale metteremo le interviste che abbiamo fatto. Prima ci sarà un articolo grande dove spieghiamo che cosa è il Pon con le dichiarazioni virgolettate. Poi ci sono le interviste e le schede di due personaggi televisivi che abbiamo intervistato.Noi abbiamo intervistato Gino Astorina e Salvo La Rosa. E l’intervista con Salvo La Rosa è stata quella che mi è piaciuta di più. Perché.Durante le interviste abbiamo scoperto anche che il nostro preside, il prof.Roberto Calanna ha giocato nel Catania e ha insegnato in una scuola a rischio.E anche penso che cosi siamo diventati più bravi.Angelo Signorelli