Contro tutti

Martiri ed eroi


Premetto che ho il massimo rispetto per chiunque prenda una decisione e la porti avanti fino alle estreme conseguenze. Premetto che ammiro il coraggio di chi sa far scelte difficili. Premetto che non sta a me giudicare nessuno.Però non concordo minimamente con chi abbia ricordato le vittime di Nassiriya come martiri o eroi. Perchè la mia concezione di martire e di eroe è palesemente diversa.Chi è un martire? Chiunque si immoli per un ideale. Chiunque consideri qualcosa più prezioso della propria vita ed è pronto a sacrificarsi in funzione a questo. Chiunque creda in qualcosa fino all'estremo.Ed un eroe? Cosa può esser definito eroico? Un gesto di solidarietà gratuita. Un'azione capace di mettere a rischio chi la compie per il bene di altri. Una scelta di amore, nel senso più ampio del termine, che prescinda da propri vantaggi. Un eroe può anche non morire, ed i pompieri stars and stripes dell'undici settembre ne sono la prova illuminante.I ragazzi di Nassiriya, i nostri ragazzi, sono stati semplicemente delle vittime. Vittime che hanno pagato con la propria esistenza in primis la scelta di una professione difficile e poi la volontà di operare in una zona estremamente pericolosa. Che lo abbiano fatto per ideali, per danaro o per ambizione non sta a nessuno sindacare. Soprattutto guardando occhi di figli senza più padri, mogli senza più mariti, compagne senza più compagni.Hanno compiuto una scelta difficile e l'hanno purtroppo pagata con la vita. Ma non sono ne eroi ne martiri. Salvo D'Acquisto fu eroe e martire. I ragazzi di Nassiriya furono vittime. Ed il loro ricordo ha, in me, il massimo rispetto.