La giornata è stata più dura di quanto pensassi.
Rientro stanco, mi apri la porta di casa. Sei più fantastica di quanto ricordavo.
"Son di là, t'aspetto"
Il tempo di liberarmi, di lasciar andar via la mia stanchezza sotto i tiepidi gettiti della doccia e son da te.
Distesa, solo il perizoma a coprirti quel pò che riesce.
"Non ho voglia di far nulla. Se vuoi fai di me quel che vuoi. Io son qui."
Sembran fredde queste parole che accolgono il mio entrare in camera.
Mi distendo, io, si, nudo completamente, di fianco a te.
Con un dito percorro il tuo corpo dai piedi alla testa. La mia bocca si ferma sul tuo collo.
Scende. I capezzoli son turgidi e diventano duri quando inizio la leccarli avidamente.
Scende ancora. Ancora. Le tue gambe lunghe mi fan perdere il senso del tempo.
Mi ci perdo. La tua pelle è scossa da brividi.
Risalgo. La bacio. E' bagnata, troppo. E' finita l'attesa.
Risalgo. Sento sotto la punta della lingua l'ombelico, lo sterno, le mie guance quasi strofinare sui tuoi seni.
Il tuo collo, il tuo mento, le tue labbra, la tua lingua.
I nostri sessi sono al contatto diretto, troppo. Non c'è altro tempo da perdere, non voglio perder tempo.
Non c'è nulla da togliere, si scosta il perizoma quasi a lasciare la strada libera e liberare l'ingresso del paradiso.
Ed entro!
Le mani posate fermamente sulla vita si toccarono al centro della tua schiena mentre il tuo corpo è scosso da violenti spasmi.
Inviato da: fatinacolorata
il 04/07/2008 alle 16:03
Inviato da: fatinacolorata
il 23/05/2008 alle 15:40
Inviato da: want_porcella
il 16/05/2008 alle 11:31
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il 07/05/2008 alle 02:41
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il 29/04/2008 alle 17:10