Le porte dei mondi

"LE PORTE DEI MONDI" - INCONTRO CON L’ENTITA’ SENZA TEMPO


S’arrampicarono su di una stretta scaletta di fango, disseccata dai secoli, ed entrarono in una delle strutture addossate alla parete rocciosa facendo attenzione a non inciampare sulle macerie ovunque disperse. Hua prese una torcia dalla sacca di Pedro, la passò a Mary Jane, che guidava il gruppetto, e s’inoltrarono nel lugubre dedalo.Camminarono per qualche minuto dietro al cono di luce della torcia irrequieta di Hua, attraversando le stanze velate di polvere che si ripetevano nel corridoio segreto. Poi Mary Jane si arrestò e, rivolgendosi a Carlos, esclamò:“Siamo Arrivati, questa è la ventitreesima stanza, qui mi guidarono le Entità Senza tempo ed è qui che dovevo condurre anche te!”.Lui annuì, ma non disse nulla. Lì dentro, nel ventre quieto della terra, si sentiva sereno e la sua mente riacquistava potere. Poi la torcia elettrica si spense ed un brivido sottile percorse la schiena dei tre amici. Una luminescenza verdastra e densa, provocata dalle fluttuazioni spaziotemporali del teletrasporto alieno, scivolò sul muro annerito dal tempo che avevano innanzi ed apparve qualcosa. La prima impressione fu di trovarsi di fronte ad un gigantesco insetto marrone, ingobbito e scuro. Lì, curvo nell’angolo, sembrava ricoperto da un esoscheletro orrendo e spaventò Mary Jane che si mise ad urlare.Quindi protese la mano mostrando sulle dita dei cuscinetti con i nervi visibili che sembravano formati da un sottilissimo strato glico-proteico. Era una guaina dall’aspetto viscoso che probabilmente poteva interfacciarsi con le apparecchiature elettroniche.Carlos sentì la sua mente uscire dal corpo e, per una sorta di fenomeno empatico, i pensieri e le sensazioni dell’essere cominciarono a diffondersi anche dentro di lui.Sentì che veniva da un luogo molto lontano nello spazio e nel tempo. La sua razza usava il sistema stellare Gliese 876, nella costellazione dell’acquario, a 20h 53m 20s di ascensione retta e 14° 15’ 30’’ di declinazione, come avamposto remoto per studiare la Terra. ...... La sua stirpe discendeva in qualche maniera dagli esseri umani, ed aveva viaggiato a ritroso nel tempo per deviare il corso del tempo. Con loro operavano altri esseri che chiamavano Biondi, appartenenti ad un ramo della specie homo sapiens diverso, i quali, dopo aver abbandonato Marte molte epoche prima, si erano diretti verso Epsilon Orionis.Carlos cominciò quindi ad udire, chiaramente scandito nella sua mente, quanto quell’essere aveva da dirgli...