Porto Finale Ligure

La Mareggiata di Scirocco Conferma l'opportunità e l'urgenza del prolungamento del molo di sottoflutto.


Osservazioni di Carlo Bistagnino sulla Mareggiata di Scirocco che ha colpito il Porto di  Finale Ligure nei giorni 4,5,6 Novembre 2011.L'osservazione del fenomeno da una posizione elevata proprio a ridosso del Porto ed un sopralluogo nel bacino portuale hanno messo in evidenza principalmente i seguenti fatti:1) Le onde di Scirocco che si propagano con direzione circa perpendicolare al molo foraneo frangono in gran parte (in particolare le più alte) parecchie decine di metri prima di raggiungere il molo medesimo,evidentemente grazie ai relativamente bassi fondali attualmente presenti sopravento al molo,dissipando energia ed impattando quindi con minore violenza contro la scogliera che protegge il molo medesimo.2) I fenomeni di Diffrazione,già messi in evidenza nel caso delle mareggiate di Libeccio, danno luogo ad onde diffratte, che si propagano in direzione della bocca di ingresso del Porto, grazie alla rotazione dei fronti d'onda imposta dalla testata del molo foraneo. Come risulta evidente anche dall'osservazione diretta, e dai filmati disponibili,l'altezza delle onde diffratte aumenta man mano che ci si allontana radialmente dalla testata del molo foraneo; questo fatto mette in evidenza l'opportunità e l'efficacia dell' auspicato prolungamento del molo di sottoflutto,già messi in evidenza dall'indagine candotta col metodo grafico di Wiegel descritta nella "Proposta di Interventi Strutturali Finalizzati all'attenuazione del moto ondoso all'interno del bacino portuale" presentata nel Marzo 2011 dagli Ingg.Fabrizio Ruggeri e Carlo Bistagnino alle autorità locali. Infatti l'ncremento proposto della lunghezza del molo di sottoflutto permetterebbe di intercettare la parte più energetica dell'onda diffratta.3) Le onde diffratte di maggiore altezza frangono vistosamente a causa dei bassi fondali presenti nell'avanporto , dovuti ai noti fenomeni di insabbiamento e questo fatto fa si che l'energia del moto ondoso all'imboccatura del bacino portuale interno venga diminuita significativamente:la presenza dei bassi fondali torna a vantaggio dell'attenuazione del moto ondoso all'interno del bacino portuale,ma nello stesso tempo ostacola (in alcuni casi pericolosamente) l'ingresso e l'uscita delle imbarcazioni. Le considerazioni suesposte inducono a  pensare che sia opportuno provvedere all'allungamento del molo di sottoflutto prima di effettuare una drastica operazione di dragaggio nell'avanporto.            Finale Ligure 6/11/2011                           Carlo Bistagnino