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DI CRUNE, AGHI, E RICCHI CAMMELLI

Post n°208 pubblicato il 12 Dicembre 2011 da chinasky2006
 

Foto di chinasky2006

Riassumo per chi non ha troppa voglia di leggere le stronzate che seguono : Il governo dell'unto, un guazzabuglio nauseabondo di corruzione, incapacità e barzellette, ha finito per portarci al fallimento, facendo esclusivamente gli interessi del vecchio monarca, degli evasori, dei criminali e delle classi abbienti che lo sostenevano. Ora al governo ci sono i tecnicissimi, dei luminari dalle fulgide intelligenze chiamati a riparare quei riprovevoli errori. E come lo fanno? Punendo gli immondi esseri che ci hanno condotto sul baratro? No. Riparano succhiando altro sangue a quei poveracci, già vessati dal governo che ci ha condotti alla deriva. Siate fiduciosi nel futuro.

Il neo presidente tecnicissimo è reduce da una logorante giornata di lavori. Una sagoma allampanata e dinoccolata che incombe nella notte, avvolto dalla nebbia, in un mantello nero. Come Dracula travestito da Luca Giurato e con un testone che pesa sedici chili. Competente, misurato, asettico, apprezzato, stimato, efficiente, incensurato, serio, anziano senza truccarsi a giovinetto, apolitico, bipartisan, sposato, fedele. Un paradosso voluto. Il latte dopo la sbronza. Lui ed i suoi ministri, impacciati, silenti, schivi, brutti, buffi, sembrano dei nerds di 70anni. Davvero una presa in giro di ogni cosa. Emilio Fede, dopo aver mandato le immagini delle vecchie massaie al mercato rionale che (d’improvviso, senza più la luce divina del satiriaco) non ce la fanno ad andare avanti, nel suo tg manda le immagini del ministro horror per i rapporti col parlamento: un sagoma di venti chili con orecchie a sventola e faccia da Shrek. Una caricatura, certo. L’ottuagenario rammendatore/giornalista di Arcore allarga le braccia: “E vabbè, questi sono in nuovi ministri, mah…”, ride amaro e sbuffa. Riassume, il vegliardo imputato di prostituzione minorile, uno smarrente sentimento collettivo. Dopo anni di atroce, inetta ed insostenibile gazzarra mass-mediatica cui il criminale di Arcore ha ridotto la politica, pare davvero una cosa fuori dal mondo vedere questi ominidi che non dicono una parola, agiscono per le cose concrete e non per le intercettazioni o processi lunghi o corti (a seconda) e si scherniscono. Abituati e rincoglioniti dalla disgustose scenate e dai pollai nei vari talk, dove mezzi figuri lombrosiani strappati ad un reality show si azzuffavano come galline, tra macchiette stupide ed imbonite, catechizzate anche su come muovere la testa, tutto ci appare irreale.
Gli esponenti del nuovo esecutivo d’emergenza sono professori (veri), rettori o ex rettori della Bocconi, della Cattolica, vengono da anni di comprovata esperienza in posizioni di grande responsabilità. Gli altri, quelli creati dal raccapricciante oscurantismo berlusconiano, erano mezze veline bocconiane e senza mutande, ministre dell’istruzione che per fare l’esame di stato si recavano a Reggio Caloria, mezzi tappi ripugnanti che giravano l’Italia con la valigetta in mano per cercare la più inutile cattedra nella più sperduta università italiana in facoltà inventate ad arte. C’è da sorprendersi che questi immondi esseri di caprina ignoranza non fossero capaci di fare niente per il bene del paese, se non condurci al fallimento? I tecnicissimi testoni, invece, non vendono nulla, non ci tengono, ma fanno i fatti. Armati di cetrioli oversize e con i denti aguzzi, sono pronti a sderenarci.
Una ventata di sodomitico benessere purificatore, insomma, col nuovo governo e grazie al sollevamento dell’indegno essere, impostoci dall’Europa. La non politica al posto della miserrima politica cialtronesca. Una resa, quasi. Avvolto dal suo mantello nero da macabro super eroe, il Professor Monti vaga nel paese, alla ricerca di danari, idee e risorse per farci ripartire di slancio. E come no. I propositi sono magnifici, edificanti. Tagli alla casta, diminuzione di parlamentari, caccia all’evasore delinquente, liberalizzazioni, patrimoniale durissima che tassi i patrimoni dei ricchi milionari. Idee talmente splendide da farci ingollare di buon grado il salasso personale. Perché se a pagare sono principalmente i ricchi e i ladri, lo farebbero anche i cenciosi, nel loro piccolo. A maggior ragione poi, se te lo impone una persona apparentemente seria ed affidabile, mica un ottuagenario clown nano travestito da giovinetto che racconta barzellette submentali, va con centinaia di prostitute ventenni e continua a vaneggiare sul benessere della popolazione. Altra cosa se i sacrifici te li chiede un tipo che fa dell’equità la propria bandiera. E poi via…verso nuove misconosciute avventure: Investimenti in innovazione, ricerca, sviluppo, scuola e formazione, proprio come la Germania e gli altri paesi normali. Da non crederci, diventiamo normali? Quasi-quasi vien da masturbarsi furiosamente, per festeggiare. Eccitarsi come la Markel alla visione di quelle impressionanti misure, degne del “Terribile ispettore” di “Villaggesca” memoria.
Ma poi, occorre vedere anche i fatti, porco di un dio sifiltico (scusate la parola grassa, ma come dicono in sacri ambienti vaticani, il bestemmione va decontestualizzato. Puttanalamadonna.). In fin dei conti, dei personaggi che sono apprezzati da tutti, mi sono sempre fidato poco. Non mi piace Fiorello, per esempio, che piace a tutti, i coglioni. Ed allora vediamola come la intende questa trionfale equità, “O professore”. Il primo incontro del neo premier è col Papa Ratzinger. Iniziamo bene. Cominciano a venirmi dei dubbi. Che fossero soltanto un trucco per imbonirci la pillola, diviene chiarissimo in seguito. Patrimoniale dura? Ma figurarsi. Nemmeno leggera. C’è l’ex messia che punta i tacchi e minaccia di staccare la spina. Al limite s’inventeranno una tassa su chi possiede una navicella spaziale Enterprise, immatricolata nel pianeta Nibiru dopo il 1978. Meglio tirare il sangue, cavare otturazioni d’oro a pensionati sdentati e miserabili non abbienti frequentatori delle mense caritas.
Gli sbandierati tagli alla casta? Diminuzione dei parlamentari? Abolizione di vitalizi e pensioni d’oro dei politici? Ma manco per idea. Puntano i piedi, i ripugnanti esseri, rappresentati degnamente da Razzi, contro una demagogia imperante che li vorrebbe su una strada, loro che un mestiere non ce l’hanno. Quasi ridotti alla fame ed al conseguente suicidio, come sottolinea la procace nipotina del duce, più freudianamente attratta alle impiccagioni di piazza, forse. “Levateli a Floris, Lerner o ai magistrati, quei soldi”, tuonano. E ancora, “perché devono pagare solo le nuove generazioni di politici?”, s’indignano alcune giovani leve, rigorosamente cialtroni bipartisan. Al professore mummia, che non si scoraggia, non resta che cercarli altrove, i danari. Per il bene della Itaglia. Piuttosto che tagliare pesantemente su pochi miliardari eletti (tra l’altro ignoranti come capre beduine), si accanisce come un ossesso sulla suburra. Invece di prelevare, che ne so, 10mila euri l’anno ad arci miliardari corrotti e su quel 10% di cittadini che detengono la maggior parte delle ricchezze italiane, meglio levarne 300 l’anno a miserabili cenciosi che non hanno di che vivere. Più agevole aumentare l’Iva. Facile accanirsi sul popolino facendo salire alle stelle il prezzo della benzina. Avevamo proprio bisogno di questo consesso di luminari, per vedere aumentata Iva e benzina, o l'accanimento sadico sui pensionati?
Va beh, dai, speriamo almeno che puntino tutto sul recupero dall’evasione fiscale, dopo anni in cui siamo stati retti e sorretti dal maggior evasore fiscale del secolo. Ci si spera. Niente, neanche qui. Gli uomini dell’ex sultano (sempre più patetico e rincoglionito, ma tutt’altro che morto) inveiscono ferocemente contro misure di polizia tributaria. Niente, insomma. Viene, tristemente, da pensare che la politica, tecnicismi di facciata a parte, continua a reggere le fila. La “cosa”/destra berlusconiana difende gli interessi della casta, degli evasori e dei criminali, come coerente che sia. Ma a quelli dei poveri cristi, chi ci pensa? La sinistra? Dov’è? Esiste? In questa oscena situazione, hanno finito per farselo piazzare al culo un’altra volta. Ottenuto che il mostro se ne andasse, ma che continuasse a dettare legge col lavoro sporco di un presunto tecnico e grazie alle nuove indegne leve. Le uniche forza realmente di sinistra, Radicali, Socialisti e Vendola, chiedono che in questo periodo di assoluta crisi in cui tutti sono chiamati a contribuire, anche la chiesa ed il Vaticano facciano la loro parte. Mica con misure clamorose. Semplicemente iniziando a pagare l’Ici, come tutti i normali cittadini. Si levano cori di dissenso. Anatemi. Maledizioni. Scomuniche. Bagnasco scorreggia, sdegnato e piccato. Poi inizia a parlare, con quelle melodiosa vocina, tipica di chi ha una trave nello sfintere: “Potremmo anche discuterne”, (al limite, proprio).
Ed allora eccomi, in un trionfo di indecorosa e criminale demagogia, che stamattina, facendo il pieno di benzina ho discusso animatamente col benzinaio. Sono sceso dalla macchina ed ho iniziato una filippica inarrestabile. Perché debbo pagare il carburante a1,700 euri al litro? Potremmo anche discutere di questo aumento, vieppiù, ma non lo pago di certo. Discutiamone, caro il mio benzinaro. Per misteriose ragioni, mi hanno condotto a braccia in questura. Poi in un ospedale psichiatrico, sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio.
E intanto, aizzando due nonnetti alla rivoluzione armata ed allo sgozzamento pubblico della casta come unica via d’uscita, vaneggiavo d’esser religioso, mi prodigavo illuminate citazioni della Sacre scritture: “E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli”. D’un tratto m’è apparso il Papa Ratzinger travestito da cammello, con fascia delle SS al braccio, che sorrideva benevolo ed accomodante: “Quelle parole, caro peccatore, non vanno interpretate in senso così estremo e comunista. Gesù era mica un bolscevico, stolto ragazzo…”. Ed ha iniziato a leggermi un terrificante saggio teologico sulla variabilità gnoseologicamente empirica ed insondabile delle dimensioni di un cammello, con qualche richiamo al terzo reich.

 

 
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