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A sud di nessun nord...

 

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L'IMMACOLATA PRESCRIZIONE

Post n°211 pubblicato il 27 Febbraio 2012 da chinasky2006
 

 Foto di chinasky2006

Il Messia destituito è stremato, completamente distrutto da una giornata campale.  Il processo Mills è al fin giunto a scontata conclusione, con la gioiosa prescrizione che purga e sana i diritti dei giusti. I trentacinque luminari della medicina che provvedono alla sua superiore salute sono fiduciosi che possa superare la notte e dimostrare ventotto anni innanzi alle telecamere, durante le interviste di rito. Provvedono quindi ad imbustarlo nella calotta in grafite che da anni lo tiene in piedi, nemmeno fosse il mollo corpo di una centenaria tartaruga. I luminari sono però preoccupati. Ormai da tempo il vecchio despota mostra segni di morte apparente. S’appisola ogni due minuti, neanche fosse un normale vecchio dei giardinetti. La triste fine di ex potente che sfugge all'esecuzione di piazza, per miracolo o codardia del popolo. Un maldestro e tirato fisico adibito a gioventù, nel corpo da ottantenne nonno Simpson rincoglionito.
Gli addetti al maquillage riescono a donargli un umano e vitale color roseo pesca, coprendo quel grigio-giallastro tendente al verdognolo, tipico della cassa mortuaria. Ed è quindi pronto ad affrontare i giornalisti giunti nella sua magione, tra flash, scatti, urletti di eccitazione. L’ex sultano in disgrazia veste la maschera della finta delusione. “Miravo ad una piena assoluzione, ma tant’è…anche questa prescrizione ce la teniamo, non ho tempo per queste cose, debbo aggiustare il paese…”. Piove qualche risolino. Un coraggioso: “Ma scusi che c’entra lei ancora con l’Italia, ora c’è Monti che coi suoi suppostoni prova a mettere una pezza ai danni che lei, le puttane e gli inetti del suo governo avete causato…”. Il vecchio satiro squilibrato non si scompone, distende il viso di plastica in decomposizione, in un sorrisetto. Poi si rivolge al prono Cicchitto. “Maleodorante schiavo, questo essere viscido dice il vero? non siamo più al governo? che fa, vuole provocare o mi avete celato la verità sul vostro insuccesso? Chi è un infiltrato, un terrorista rosso? Al termine dell’incontro lo faccia riposare, lo renda satollo con un ricco pasto, ostriche, sciampagna e bevande arlecchine. Poi lo faccia divorare dai piranas.”. Cicchitto obbedisce sbattendo in terra le rotule e se ne va, lasciando dietro di se una disgustosa scia di cavolfiori marci.
Il messia chiude quindi il banchetto-conferenza stampa offrendo un frugale spuntino. Tra uno sboccoccellio di tartine al caviale beluga e fiumi di champagne a rinfrescare il gargarozzo, rivolge ancora un pensiero alla freschissima sentenza di prescrizione. “Ci addolora assai di non esser stati assolti con formula piena, come giusto che fosse. Ma un pensiero lo vorrei rivolgere anche a questo Mills, che hanno condannato perché corrotto da un tale Silvio Berlusconi mio omonimo. Non sono mica l'unico al mondo che si chiama Silvio Berlusconi, cribbio...ed i miei avvocati lo hanno dimostrato. Un altro pensiero lo rivolgo a quel governo che ha consentito questo mezzo successo, diminuendo i tempi di prescrizione…il buon governo delle libertàààà. Che casualmente presiedevo io in personam. Ma in ogni caso vi tranquillizzo, non molliamo il paese nelle mani dei comunisti. Stiamo giù preparando la REMUNTADA elettorale grazie al nuovo inno…la gente di libertààà. Evviva!”.
Conchiusa la stancante conferenza, ello ripassa alla sala trucco. Lo attende ancora un impegno fondamentale, allo stadio. “Forza servi della gleba, che dobbiamo fare le leggi importanti. Disposizioni di ammodernamento degne di un paese civile. La riforma della giustizia, la proibizione delle intercettazioni pena la lapidazione…”, si rivolge ai colonnelli strafatti di trielina, capeggiati da La Russa. Quindi s’appisola, sbattendo il cranio in avanti. Proprio come era avvenuto in mattinata, durante l’udienza. Assunti due ettolitri di essenza vitale, eccolo scalpitante e pronto ad una serata spumeggiante: Il big match Milan-Juventus a San Siro e poi un frugale e sobrio bungabunga per festeggiare il successo processuale. Ospiti d’eccezione i due principi del foro Ghedini e Grosso che, smessi i panni di pavoni azzeccagarbugli pronti financo a chiedere l’audizione di Elvis Presley pur di far giungere il processo a prescrizione, potranno divagarsi la mente. E magari sarà consentito loro di masturbarsi guardando qualche ballerina seminuda. In realtà, v’è grave penuria di donnini da reclutare. Nicole Minetti e Fede sono sotto processo. Lele Mora a San Vittore. Giampy ai domiciliari ed un’altra dozzina di papponi di dubbio gusto, latitanti datisi alla macchia dopo il disfacimento dell'impero. Ecco dunque che, perduto il potere, le ancelle da offrire in pasto all’anfitrione in disgrazia, non sono disponibili a chilate, come in passato. Nessuna futura parlamentare o ministra pronta al sodomita sacrificio, ma solo piccole aspiranti starlette della tv. 
L’ex tiranno riceve quindi il geometra Gallina, cui chiede numi sulle condizioni della squadra rossonera. Gallina, pelato e orripilante addetto alla cura dei sarcofaghi nella cripta mortuaria di Arcore, nonché Amministratore delegato del Milan come secondo lavoro, tranquillizza il presidentissimo. Saliti nella lussuosa limousine di sei metri, presi carte e penna, scrive la formazione da comunicare al manichino della standa messo a far l’allenatore fantoccio. Da gran competente anche del calcio, stende un 1-2-7 d'arrembaggio. “Tutti all’attacco, sette punte voglio. Siamo o non siamo il Milan?? Non dobbiamo avere paura, ma dominare lo avversario dall’inizio alla fine! Io, se vorrò, entrerò nel secondo tempo come centroattacco per prendermi gli applausi e segnare almeno due goals. Due gran marcature farò.”.
Durante il viaggio poi, si rabbuia un poco. L’autista sembra davvero maldestro alla guida. “Ma chi è quest’indegno cocchiero? Un menagramo, un attentatore? con quella faccia da vecchio orrendo, poi...”. Il maggiordomo Emilio Fede, incaricato di accompagnarlo, lo tranquillizza: “Stia calmo santità…è tal Angiolino Alfano. Nuovo segretario del partito e futuro candidato Premier. Lo ha..hm...scelto lei, dopo accurato casting tra i suoi sottoposti, cuochi, autisti, sguatteri e lavapiatti.”. Silvio ha un mancamento. “Chi, il figuro pelato? Un anziano, mio successore? Ma se non sa guidare nemmeno una macchina! Subito un trapianto, ed insegnategli il sorriso da tranquillizzione della plebe…”. Il maggiordomo, annuisce: “Sua divinità celeste, è solo una cosa momentanea. Così, tanto per…sarà anche radio comandato da lei in persona e dai vertici di massoneria e mafia, tramite una cimice elettronica che gli sarà conficcata nel cervelletto. Stia sicuro che nel 2020 tornerà lei come candidato premier e salverà la Itaglia.”. L’ex monarca sembra rassicurato dalla parole dell'untuoso servo. “Bene, posso anche comprendere…ma proprio questo becchino qui deve fare il presidente? Almeno una bella topa, cribbio…Non c’era proprio nessun altro?”. Il maggiordomo srotola un papiro: “Santità, era al primo posto nei sondaggi effettuati su un campione di elettori della Pdl tra pubblico di ‘uomini e donne’. Il più credibile di tutti. Ha preceduto di un’incollatura: Il Gabibbo (che però essendo pupazzo non può essere candidato). Belen e la sua farfallina biricchina, però è straniera. Mannaggia. A parimerito con la Belen pare ci fosse anche un tandem eccentrico, Zio Binnu Provenzano e 'u curtu' Totò Riina, ma sono impossibilitati da una dozzina di ergastoli. Al quarto posto è arrivato Lele Mora che purtroppo è al gabbio, a seguire il Divino Otelma. Ma quello pare sia anche satanista…”.


 
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