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"L'ULTIMA LUNA (UNA STELLA COSì BELLA, CHE DOVREBBE QUASI VERGOGNARSI)"

Post n°214 pubblicato il 01 Marzo 2012 da chinasky2006
 

Mi piace aggiungere in testa a questo inutile pezzo una canzone che, rendendo superfluo il resto, un po' riassume il tutto. L'essenza artistica di Lucio Dalla, che all'aspetto da ridicola maschera (di chi ha imparato a ridere di se) aggiunge geniale ironia, dissacrazione, spiritualità, poesia.

http://www.youtube.com/watch?v=aEnozbCUv3o&feature=related

Avrò avuto diciassette anni. Tanti capelli, poco cervello, nessuna volgare idea rivolta ad un gelido futuro di metallo. Ero come adesso, in pratica. Complice l’atmosfera di totale annebbiamento neurocerebrale con cui la scuola contribuiva a disabituare le nostre menti all’arte, rimaneva l'ancora di salvezza rappresentata dalla musica. Leggere non mi piaceva. Un rigetto disgustato, in cui il libro fa rima con tetri poeti morti, versi vecchi e stupidi, gobbi onanisti o depravati esteti intenti nella folle elegia del regime. Come fa ad appassionarti la lettura, se non ti fanno capire che esistono anche John Fante, Neruda, Bukowski, Hemingway… oltre a quella mondezza imposta? Ti educano all’aridità, nelle scuole. Scrivere poi, appariva come triste attività di atrofia spirituale. Ho iniziato a crederla una valvola di sfogo, un dolcemente bastardo palliativo alla droga, solo tre o quattro anni fa.
Rimaneva la musica. Andavo in ascetica venerazione mistica per Faber De André e per i Metallica. Battiato, il genio irriverente di Rino Gaetano o le deliranti schitarrate dei Judas Priest. Stravinsky, Guccini o Ingwie Malmsteen. Un folle spaziare che qualche coraggioso strizzacervelli potrebbe agevolmente tradurre. Magari intravvedendone i chiari segnali di una distorsione della mente. Un triste figuro incapace di scelte nette. Di decisioni coraggiose, e nitide idee. Uno che a 23 anni avrebbe assaltato da solo l’ambasciata americana con una fionda o con una molotov per poi diventare ministro moderato. Un potenziale apprendista suicida o uno che indossando una calzamaglia rosa porcello, avrebbe danzato una struggente “morte del cigno”.
Divagazioni a parte, provavo a credere che quei cantautori, un giorno, li avrebbero studiati nei libri di scuola. Un ragazzino che legge ed ascolta quelle canzoni, crescerà bene. Potrà abituarsi alla sensibilità d’animo più che con versi imparati a memoria di qualche vecchio poeta morto. Fanculo Petrarca, Pascoli e la sua fottuta “nebbia agli irti colli”. Le canzoni, la musica, possedevano il dono di farmi viaggiare con la mente. Credere ed immaginare storie, folli, virulente o delicate. Uno di quelli che più affascinava ed eccitava la mia curiosità da ragazzo-adolescente, era Lucio Dalla. Ed il cantautore bolognese ha continuato a nutrire la mia anima di ascoltatore, fino ai giorni nostri. Mai mancavano nelle mie personali compilation artigianali, delle autentiche poesie in musica del cantautore bolognese. Una volta dedicai qualche verso della canzone “Cara”, ad una stupida amica dal capezzolo volitivo. Pensavo, da pusillanime e ridicolo bamboccio che non riesce a trovare parole sue ma si rifugia in quelle dei poeti, di comunicarle qualcosa di delicato e profondo. Quella lesse incuriosita, face una strana smorfia, poi a casa ascoltò la canzone ed il giorno dopo m i disse facendo un’espressione di cemento: “Va bene, e adesso? Che vuoi dire che mi volevi spiaccicare al muro come una farfalla?”.
Ad ogni modo… “Cara”, “Anna e Marco”, "Futura" e genialmente scollacciati ritornelli lazzaroni come “Disperato erotico stomp”, rimangono dei piccoli grandi capolavori di un autore geniale. Una specie di bohemienne giullare, folle, profondo, ironico ed anticonformista, capace di leggerezza profonda. Di cantare le vicende degli emarginati e l'emarginazione mentale, un allegro ritornello tormentone. "Tu corri dietro il vento, e sembri una farfalla...e con quanto sentimento ti blocchi e guardi la mia spalla...", e poco dopo "il silenzio che ingrossa la cappella". Capace di spaziare, mostrare a nudo la sua anima, tutta. Cosa assai preziosa e difficile da rinvenire in un artista, camaleontico nella sua essenza sempre immutabile. E dove lo trovate un sol uomo capace di scrivere queste due canzoni?

http://www.youtube.com/watch?v=cYz8Pq3W-KE

http://www.youtube.com/watch?v=JDNGvuXBAaY

Stamattina la triste notizia della sua morte. Spiace e mi rattrista, come la scomparsa di tutti coloro che hanno contribuito con opere, musiche o imprese sportive, ad emozionare la mia trista vita.

 

 
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