Pourpourri

MISERIA


In questi giorni di cazzeggio assoluto ho provato a varcare la soglia di Cupido e ahimè …al disgusto si è aggiunta la nausea.Sono bastati pochi secondi per essere bersagliata da un numero di messaggi spropositato e dal contenuto banale, sgrammaticato e sfacciato.… siamo ridotti proprio male!Che la solitudine sia il sintomo sociale più rilevante dell’ultimo decennio è cosa ben nota, ma vedere la molteplicità di forme in cui si snoda e il rapido dilagare anche in zone “più protette” -come le piccole province d’Italia, un tempo roccaforte di valori portanti- è assai sconfortante.Tutti annaspano alla ricerca di emozioni, forti e immediate. Nessuno spazio di ascolto, nessun tempo di attesa. Tutto e subito.Fa tristezza pensare a questo esercito di uomini e donne che si sborniano quotidianamente scambiandosi parole e parole di ineffabile niente per sentire di essere, Cogito Ergo Sum, e per decorare una vita altrimenti piatta.Quasi tutti gli uomini che sono in rete sono sostenuti dal desiderio di rimediare un po’ di “figa” da aggiungere ad una vita più o meno normale, quasi tutte le donne che sono in rete sperano di pescare il pesce grosso o di trovare la forza di sopportare l’uomo che hanno in casa.In ogni caso nessuno si illude, e questo è forse l’unico elemento positivo delle chat: la pochezza viene contrattualizzata. L’altro elemento positivo è che c’è una sorta di egualitarismo di base in quanto ciascuno può dire di sé quello che più gli aggrada non essendo soggetto al controllo sociale delle proprie affermazioni. Mah… la miseria ha molti volti...