Pourpourri

VIVI, MORTI E FANTASMI


Nell’ultimo periodo benchè impegnata a combattere contro il fantasma del mio ex - che ancora aleggia nell’aria, sia chiaro - mi sono data un gran da fare con gli uomini.Ho avuto due amori impossibili e un paio di avventurette.Dei 2 uomini klinex non mi va di parlare, a stento li ricordo. Del resto, sapete bene come vanno queste cose.Sugli uomini impossibili, invece, disserterei per ore ma cercherò di contenermi.Uno dei due è Colin Farrell, e già potete immaginare che la storia è solo nella mia testa. L’infatuazione è scattata  subito dopo aver letto l’articolo su Vanity Fair. Ve lo riassumo: bello e dannato. E io ho una naturale predilizione per i bastardi, del resto ognuno ha il suo destino.Per Colin ho un vero e proprio ribollimento dei sensi, mi piazzo il dvd e me lo bevo piano piano, come si fa con un buon bicchiere di vino. E alla fine del film vado a letto con lui. Inevitabile, direi.I suoi film li ho visti tutti e non sono pochi per uno che ha iniziato nel 2000.  Ma mi sono spinta anche oltre e ho fatto una piccola ricerca su Internet scaricando foto come un’adolescente che non paga le bollette … o come una demente… il confine è labile. Ogni tanto vaneggio intorno a un possibile viaggio in Irlanda, e mi ci vedo troppo bene. Tutta in tiro a bazzicare per i pub di Dublino nella speranza di incontrarlo. Ma questo è solo un piccolo pensiero cui ogni tanto do spazio, in fondo in fondo mi piace molto di più averlo in mente e avvicinarmi a lui quando lo desidero o quando ho bisogno di tirarmi su. E vi assicuro che la nostra storia non ha una sbavatura, è perfetta. L’altro amore impossibile è ben più complicato. Intanto lui potrebbe avere circa 76 anni, e francamente sono un po’ troppi anche per il mio sfrenato sentimentalismo, e poi è morto, e questo taglia la testa al toro!La scintilla è scoccata due-tre anni fa a Cuba.  Appena scesa dall’aereo l’ho visto, e lui mi guardava fisso fisso con quei suoi occhi ombrosi capaci di scolpire senza l’ausilio del cesello. Era fermo sulla parete di fronte, e più che fermo era appeso. Portava il basco verde oliva e la divisa militare, ed era terribilmente bello e fiero. Da quel momento passammo il resto della vacanza insieme. Io lui e il mio fidanzato fantasma. E devo dire che fu una storia garbata. Io mi concedevo solo di dire che era troppo bello e avrei voluto conoscerlo. Il mio fidanzato sorrideva, e non si creava problemi quando lo incontravamo. Ad essere precisi lui era dappertutto, magliette, accendini, sacchetti della spesa, dentro una cornice sopra il letto. Insomma non mi lasciava mai. E io lo trovavo dannatamente bello. E dannatamente maschio.Ma il vero amore è scoppiato quest’anno. All’improvviso, come sempre accade. Dovevo farmi 600 km in treno e ho fatto un preventivo salto in libreria. “Senza perdere la tenerezza”, 713 economiche pagine di ansimi per me e di spasmi, rantoli, paludi e pallottole per lui. Che uomo. Che uomo con le palle! Che splendido esempio di dignità morale e integrità mentale impastate di bellezza! Ma non sono così ingenua da raccontarvi in due righe una vita tanto intensa e tanto intensamente vissuta, tra libri ideali e battaglie. Quello che so, è che da una consistente attrazione sono passata all’amore, di cui lui era maestro pur dissimulandolo nelle forme a noi note. Sul suo essere maschio invece, ho cambiato idea. A dispetto dei 5 figli. Lui non dava molto peso alla sua virilità, era soprattutto un guerrigliero e uno studioso. Ma ancora più di questo era L’ESEMPIO, e così è morto, rifiutandosi di fare una vita da morto.Per me è amore a vita, lo sento.