RISVEGLIO INTERIORE

ALDiLA' DELLA DIVISIONE


Dobbiamo trovare il modo d’andare al di là della divisione interno/esterno, manifesto/non manifesto, non dualità/molteplicità. Per la maggior parte delle filosofie, o non c’è alcuna differenza o non c’è che la differenza. Io dico che c’è unità, ma che in questa unità dobbiamo fare delle distinzioni. E andrò ancor più lontano; man mano diventiamo meno egocentrici, abbiamo una naturale preferenza per il contrario del conflitto, per conoscere l’Unità, cioè la Vacuità. Si tratta di una preferenza naturale che non viene dalla mente. Si scopre semplicemente che, meno siamo distratti dall’ego, meno avremo ambizioni, sete di conquista, d’avere, di diventare, e più siamo attirati dalle nostre relazioni con la nostra esperienza, il mondo e gli altri. La nostra umanità stessa comincia a fare delle scelte, manifestando questa preferenza, che esprime il contrario dell’ego, cioè amore, non-dualità, semplicità, non egoismo, compassione, gioia d’essere o d’essere cosciente. E’ un’esperienza silenziosa nella quale il mistero e la non-dualità si manifestano nel tempo, nello spazio, nel corpo, in mezzo al pensiero, alla sensazione, all’emozione, al piacere, al dolore, ecc. E’ lì. E’ sensibile, straordinario. C’è una risposta ad ogni domanda, non ci sono più perché , dove le cose sono come sono o come possono cambiare, e allora ci si riposa. (Andrew Cohen)