RISVEGLIO INTERIORE

OSSERVANDO IL CIELO


L'astronomia e l'astrologia (seria) sono entrambe osservazioni del cielo. Osservazioni però fatte da punti di vista differenti. La prima è moderna, fatta con la testa: perciò scientifica, razionale, attendibile, logica, esteriore. La seconda è antica, fatta con il cuore: perciò magica, intuitiva, irrazionale, simbolica, interiore. Entrambe le discipline però non sono altro che osservazioni fatte con strumenti umani di diversa percezione e sensibilità. Possiamo affidarci soltanto alla scienza e fare a meno della magia, della parte destra del cervello, per osservare il cielo e scoprire che relazione noi abbiamo con esso? O non occorrerebbe forse un'integrazione di queste facoltà dello spirito umano, così preziose, così diverse? Per l'uomo nuovo, ritengo che ciò sia auspicabile: perchè gli occorrono insieme, proprio per avere una visione e comprensione del Cielo (esteriore e interiore) più ampia.