RISVEGLIO INTERIORE

SANO ENTUSIASMO NAZIONAL SPORTIVO


Da ragazzo giocavo al pallone. Non ero male... un buon centrocampista. E' una passione che mi è restata dentro, anche se ora non sono un tifoso, ma un semplice appassionato del gioco. Il gioco del calcio è una metafora della vita sociale. Essendo un gioco di squadre che si confrontano con delle regole per ottenere un risultato, una partita è chiaramente l'occasione per vedere come una squadra sa fare meglio dell'altra per raggiungere la meta, il goal, l'obbiettivo che interessa. Una squadra innanzitutto deve essere unita. Gli elementi che la compongono devono convergere, come meglio possono, per realizzare lo scopo, sportivamente: quindi è importante l'amalgama, il senso di unità, la coesione, l'intento comune. Anche se lo spirito di gruppo è determinato e convergente occorre però che si faccia pure un gioco dove le caratteristiche ogni componente vengano valorizzate, salvaguardando i tatticismi necessari per affrontare la squadra avversaria nel migliore dei modi. Aldilà poi degli aspetti meramente tecnici e atletici c'è tuttavia il fattore emotivo e caratteriale che viene ad emergere nell'agonismo di una partita, tanto più è importante la posta in gioco in un confronto, in un torneo importante. Infine, non si può non tener presente l'importanza di una guida, l'allenatore, e di uno staff che favorisca la massima espressione, le eccellenze dei fattori umani e sportivi che devono essere gestiti per arrivare al successo. Ecco perché allora la passione calcistica è così rumorosa, esaltata ed esaltante, soprattutto quando c'è di mezzo la squadra nazionale che si confronta ai massimi livelli. Scattano ovviamente le identificazioni e i mille risvolti psichici collaterali che fanno si che ci si coinvolga, anche sguaiatamente, spesso sopra le righe. Ma la cosa va appunto presa per quello che è: un pretesto per manifestare un grande bisogno d'identità collettiva, di catarsi emozionale, di partecipazione umana ad un evento sportivo che rappresenta un voler essere sempre meglio che viene simbololizzato da una nazionale di calcio, o di un protagonista sportivo che ci rappresenta. E' chiaro che ci sono poi ragazzotti super pagati, che intorno e dentro a questo mondo, ci sarebbero tantissime cose da sistemare veramente e in tanti sensi. Su questo non ci piove e ci sarebbe molto da dire. Ma il gioco del calcio non centra con le degenerazioni che ci sono. E' altre sì importante per me non perdersi nel tifo demenziale o violento. Bisogna solo capire e compartecipare al senso della metafora che il calcio rappresenta e viverlo con passione e divertimento senza perdere il senno. Allora, come si vede spesso nelle notti magiche dei campionati in cui la propria nazionale è in campo, anche molte persone non avvezze a vedere le partite di calcio (vedi donne e anziani) si coinvolgono, si emozionano, si divertono e, diciamolo pure, s'inorgogliscono quando vedono bravura e volontà unite per fare quel goal difficile ma atteso che che fa dire loro, anche infantilmente, ed io con loro: siamo forti, nonostante tutto!