Bisognerebbe ammettere (questa considerazione nasce leggendo frasi da un post di un amico ricercatore evoluto) che è curioso affermare che non vi sia una realtà relativa e poi dire che c'è qualcuno (lui) che s'inchina al suo Maestro e ci sono dei sadaka (ricercatori) da consigliare. Il linguaggio per sua stessa natura crea un mondo relativo (illusorio). Accettando però anche questa relatività che è funzionale al principio creativo dell'Esistenza, la quale è emanazione fenomenica del Sè (noumenico), si evidenzia e rivela una reale Comprensione. Alltrimenti, negando la forma (separazione relativa), si dovrebbe dire: Il Sè s'inchina al Sè, onorandosi di consigliare Sé stesso. Non sarebbe assurdo, seppur vero? La "reintegrazione" nell'Unità implica riconoscere la magnificenza della apparente divisione, la separatività necessaria al Gioco Cosmico (Leela).
REINTEGRAZIONE NEL MONDANO
Bisognerebbe ammettere (questa considerazione nasce leggendo frasi da un post di un amico ricercatore evoluto) che è curioso affermare che non vi sia una realtà relativa e poi dire che c'è qualcuno (lui) che s'inchina al suo Maestro e ci sono dei sadaka (ricercatori) da consigliare. Il linguaggio per sua stessa natura crea un mondo relativo (illusorio). Accettando però anche questa relatività che è funzionale al principio creativo dell'Esistenza, la quale è emanazione fenomenica del Sè (noumenico), si evidenzia e rivela una reale Comprensione. Alltrimenti, negando la forma (separazione relativa), si dovrebbe dire: Il Sè s'inchina al Sè, onorandosi di consigliare Sé stesso. Non sarebbe assurdo, seppur vero? La "reintegrazione" nell'Unità implica riconoscere la magnificenza della apparente divisione, la separatività necessaria al Gioco Cosmico (Leela).