RISVEGLIO INTERIORE

L'ABITO NON FA IL RELIGIOSO


Quando é l'abito che pretende di fare il monaco, è probabile che tutto si trasformi in una sciocca commedia o una tragica farsa. Quando il monaco è vero, indipendente dall'abito, la commedia si trasforma inevitabilmente in realtà. E questa realtà, non essendo inquinata dal falso è salute per l'essere, è l'ecologia dell'anima. Vendere dunque l'anima al diavolo - signore della paura e della vanità - corrisponde all'indossare l'abito per sembrare quel che non si è. Quindi l'apparenza è senza dubbio più nociva – a se stessi e agli altri - quanto più è cercata per dissimulare il vero, per rifuggirlo. Il voler apparire ad ogni costo, diverso o altro da sè, è un veleno che corrode l'anima, perché crea una entità che va adorando la maschera invece dell'essenza dalla quale si è allontanato. Alla lunga, la voglia di apparire fa scomparire il meglio di noi stessi sotto la crosta delle finzioni, della quale restiamo inesorabilmente prigionieri. Così facendo, rischiamo di venire sepolti dalla pesante ipoteca della rappresentazione coatta sulla nostra vera natura. Dimenticandoci sempre più di noi stessi, siamo caduti nell'oblio dell'essere. Quando poi l'ostentazione narcisistica dell'immagine diventa dominante, si è avviati inevitabilmente verso il declino, verso una auto compiacente ma disperata decadenza.