RISVEGLIO INTERIORE

IGNORANZA SAPIENTE?


Ognuno di noi può trovarsi di fronte alle stesse situazioni difficili nella vita. Ma non è detto che ogni individuo non risponda diversamente alla condizione data. C'è gente che in condizioni difficilissime, con handicap di ogni genere, sa vivere in modo più sereno e appagato di altri che pur vivono nell'opulenza, senza problemi economici, fisici o ambientali. Ciò potrebbe essere anche la dimostrazione che ciò che conta, aldilà di casi estremi, è lo stato di coscienza di ognuno che fa la differenza. In cosa consisterebbe questa differenza, sostanzialmente? Secondo me, sta nella pienezza spirituale, non necessariamente religiosa, che un individuo porta in sé; nella saggezza acquisita, la quale gli fa trovare un senso profondo nell'esistenza, comunque sia. Cosa che non sempre la mera cultura razionalistica, filosofia speculativa, ideologia politica, sa trovare, offrire all'uomo. Ci possono benissimo essere due individui che, pur immersi in una stessa realtà, sia sociale che psicologica, possono avere un approccio, verso i problemi che pone l'esistenza, totalmente diverso. Gli occhiali coscienziali che potrebbero o che danno il senso alla loro vita saranno determinanti per come vedranno e interpreteranno il mondo e la dialettica delle cose, gli eventi con i quali si confronteranno… Per me, chi riesce a godere con spirito positivo la Vita data, così com'è, qualunque sia il destino in cui possa venire coinvolto, senza pretese e aspettative, è gratificato da una serenità senza pari. Questo atteggiamento si pone esempio o specchio allo stesso essere umano vicino che, nelle medesime condizioni, vive frustrato e nella sofferenza psicologica. Questo semplice essere diverso mostra un altro modo di rispondere e affrontare le situazioni, ed è già di per sé aiuto. L’aiuto operativo e compassionevole è poi scontato: perché chi è appagato spiritualmente non può esimersi d’aiutare il suo simile. Non è capace d’ignorare il sofferente. Colui che guarda e si arrende alla Vita così com'è, in totale Fiducia del mistero che è chiamato a vivere, scopre una Grazia che gli illumina ogni situazione, per quanto dolorosa e disagevole sia. Questo comportamento positivo non trova il significato in una qualche forma di logica, ma sorge da un senso di gratitudine inesplicabile, che non è frutto del mero intelletto, ma solo in regioni profonde e insondabili che dimorano nella Essenza dell’ Essere. Da questo luogo non si reclama nessuna richiesta di giustizia, di equanimità… ma c’è un senso di unità trascendente, impersonale, di bellezza ed equilibrio superiore, dove anche la morte della propria persona non incute più terrore, né angoscia. Ciò permette di non farsi sopraffare dagli orrori che possono vedere intorno, ma anche di saper cogliere le meraviglie che stanno fuori e dentro di noi. Il solo sentirsi vivo si percepisce come un dono e un miracolo continuo. Poi, non saprei perchè a qualcuno ciò accade e ad altri no. Qui potrei rispondere che il mistero della Grazia forse si offre a chi è disposto ad accoglierla. Questo perchè ha rinunciato a comprendere il senso e il significato del mistero dell’esistenza, e che si è arreso all'Ignoranza metafisica… che poi scopre invece Sapiente?