RISVEGLIO INTERIORE

CERVELLO INTERO


Noi viviamo usando soprattutto la parte sinistra del cervello. Il suo utilizzo è preponderante. La scuola, la famiglia, come quasi tutte le istituzioni, ci hanno indotto a privilegiare questo aspetto funzionale. Ci hanno condizionato con certe idee riguardo a chi noi siamo e come dovremmo essere, favorendo meccanismi ed abitudini che ci aiutano a mantenere tutto sotto controllo: quindi a usare l’emisfero sinistro a scapito del destro. Ciò comporta l’anestetizzazione di gran parte della dimensione creativa, intuitiva. Questo è un modo di vivere un po’ limitato e limitante. Forse è anche per questo che spesso i giovani, i creativi, gli artisti, cercano rifugio in realtà che danno la sensazione di sfuggire all’inscatolamento esistenziale che una lettura solo logico razionale fa sentire opprimente e grigio. Stiamo perdendo sempre più il contatto con il nostro corpo, aldilà di una ricerca narcisistico estetica superficiale che s'identifica soprattutto con la forma del corpo. Ci stiamo purtroppo un pò plastificando. Ci stiamo avviando a perdere la sensibilità, essendo sempre meno in connessione con le nostre sensazioni e, soprattutto, con l’intelligenza del nostro cuore, le nostre qualità più intuitive, creative, spontanee e misteriose. E andiamo perdendo il contatto con la sensazione di spazio ed accettazione che il nostro cuore rappresenta. Se si vuole ritrovare l’equilibrio, la fantasia del vivere, la risata spontanea che allontana dai rischi della seriosità e dallo scientismo materialista, secondo me, bisogna trovare una via per esprimere noi stessi in quanto esseri completi ed equilibrati. Bisogna ritrovare la strada che ci porta dalla testa al cuore, dall'emisfero sinistro a quello destro del nostro cervello, così da poter accedere alla nostra conoscenza interiore rinforzando nello stesso tempo l’intelligenza del nostro essere interi.