RISVEGLIO INTERIORE

RESA AL DIVINO?


Cosa sarebbe, in sostanza, questa resa al Divino di cui spesso si parla nell'ambito dei ricercatori spirituali? E' l'accettazione che ci porta a vivere pienamente la vita che si sta vivendo senza problematizzarla. La resa è Comprensione: una Grazia che entra in noi e che ci fa dire “sì” a ciò che Siamo. Ci fa dire “sì” a tutto quel che viviamo, ci fa accettare anche i nostri “no” a quel che non vogliamo. La resa ci fa accettare il Mondo, Il Tutto, così com’è, ora. L’istante successivo vedremo di crearlo alla Luce di una Consapevolezza accompagnata da una volontà Superiore: quella del Divino che ci dice con una sottilissima voce che viene dal Cuore: Essere ciò che siamo; non dobbiamo essere altro che noi stessi come già lo siamo, ed i cambiamenti avvengono e avverranno attraverso di noi per come dovranno e potranno essere… in ciò che ci appare il mondo reale. La resa ci fa essere completamente veri… liberi da divisioni: non perché non le non le abbiamo più nella superficie della nostra umana natura, ma perché le accettiamo, le includiamo in una unità dell’Essere più profondo, e quindi le trascendiamo nell’Essenza, quale centro di riconoscimento e appartenenza Divina. La resa è rimettere la nostra presunta volontà al posto che le compete: essere strumento Consapevole della Volontà del Tutto. Dal momento in cui accade la resa totale, ci rendiamo conto che anch’essa non è stata nostra, che nulla è nostro… dalla nascita alla morte, dall’odio all’Amore, dalla resistenza alla Resa sublime. Volere raccontare tutti particolari salienti dei nostri sogni, i momenti topici ci hanno portato fino alla resa che coincide con il Risveglio, per me, non ha molto senso. Solo l’intimo Silenzio è degno di tale Comprensione. Sarebbe come dare una credibilità agli evanescenti personaggi nei quali ci eravamo identificati che ora appaiono lontani, un eco fantastico del mondo coperto dal velo di Maya.