RISVEGLIO INTERIORE

L'essenza non si raggiunge... già E'!


Le pratiche spirituali, in particolar modo quelle che comprendono la mortificazione del corpo e della mente, per me, non hanno nulla a che fare con il Risveglio della Coscienza.La vera rinuncia, da un punto di vista spirituale, è quella che lascia il senso di essere un agente personale, il senso dell'ego. Tutte le altre rinunce non fanno che gratificarlo in forme sempre più sottili. E la più grande delle rinunce è la rinuncia alla pretesa di un Risveglio. Non c'è vetta da raggiungere, ma piuttosto la possibilità di liberarsi da questi concetti di vetta, di cammino, di progresso, di alto di basso, di giusto e sbagliato...Comunque va tutto bene... è nell'ordine delle cose, credere anche che ci sia un cammino di liberazione... per arrivare a vedere che si arriva dove si è sempre stati. Le metafore che indicano uno scopo da raggiungere appartengono al genere di sogni che fanno gli ego spirituali che credono di avere intrapreso un  cammino. In realtà sono solo belle fantasticherie della mente. Inevitabili. Quando la mente fa capolino fra le concettualizzazioni di bene e male significa che, probabilmente, è immersa ancora nel sonno della consapevolezza.In realtà il vero male è la perdita della consapevolezza e il bene è il mantenimento di questa.E questo "male" accade e si perpetua quando c'è la permanenza di un soggetto (l'ego) che vuole, che separa, che desidera...In realtà non c'è niente di raggiungibile, nemmeno il Risveglio concepito dall'ego. Lo scopo o una meta fanno parte del sogno stesso. Essi solo desideri della mente ambiziosa che incessantemente brama nel suo dormire profondo.Inoltre va detto che non ci può e potrà mai essere un soggetto che ottiene il Risveglio... in quanto esso è lo stato di Coscienza che è prima del pensiero.E prima del pensiero c'è l'innocenza, la purezza, la Consapevolezza incontaminata... che non necessita di scopi, di scalate, di mete... di ottenimenti, in quanto è l'Essenza immutabile della natura di ogni Essere che va solo ritrovata, dopo averla a lungo dimenticata.