RISVEGLIO INTERIORE

Non si muove foglia...


Dobbiamo sforzarci o meno per conoscere noi stessi, spiritualmente parlando? Per questa domanda si potrebbe dare una risposta che, a mio avviso, mette fine ad ogni ambiguità creata dall'ego rispetto al punto in questione. La faccenda dello sforzo personale e della volontà individuale è difficile da capire ed è molto sottile. Tuttavia è assolutamente indispensabile, non solo capirla, ma anche includerla nel nostro essere. C'è molta confusione, ci sono molti equivoci, perchè nella maggior parte degli insegnamenti spirituali la predestinazione è proclamata solo teoricamente, ma in pratica si crede nell'esistenza della libera determinazione personale. Antiche massime, libri sacri e tradizioni spirituali, sotto ogni latitudine, condensano il loro messaggio fondamentale nel detto: " non si muove foglia che Dio non voglia". Perchè dunque crediamo allora che la foglia siamo noi a muoverla? E' una evidente contraddizione. Soltanto istituzioni religiose che hanno teologie che si sostengono su dogmi e voli pindarici di ogni genere possono non registrare. Perchè ciò metterebbe probabilmente in crisi il dualismo sul quale fondano il loro potere mondano.Perciò se un individuo, nell'intento di raggiungere uno scopo personale, nonchè spirituale, pensa che dipenda dal suo sforzo individuale, sta rinnegando implicitamente l'onnipotenza del Divino. Di fatto considera il creatore come un ente separato dalla sua creatura. In effetti questa è la visione dualista della maggior parte delle religioni. Cosa che una realizzazione non duale del Divino non contempla quando si comprende esistenzialmente e misticamente il principio dell'Uno senza secondo. Fino a che si prega e si desidera qualche cosa dall'Onnipotente, dall'Onniscente, si rifiuta indirettamente il precetto fondamentale: "Sia fatta la Tua Volontà". Non c'è Fiducia in Dio... e con questo, di fatto, avviene la mitica e spirituale caduta umana dall'Eden, luogo coscienziale libero dal senso dell'ego, immacolato e innocente abbandono al Suo Disegno.Amare Dio significa invece arresa alla Sua Volontà, senza nessun desiderio, nessuna invocazione... nessuna pretesa.Inoltre, finchè permane una persona che si considera separata e che vuole essere uno con Dio la fusione in Dio non potrà avvenire. Il dissolvimento in Dio avverrà soltanto quando non ci sarà più alcuna persona, e dipende dalla volontà del Divino se queste avviene o meno. Anche se va detto che la separazione non c'è mai stata se non nella mente sognante dell'ego identificato nel corpo mente. Ma, come dice il Saggio, noi perdiamo la Verità perchè è troppo semplice da Vedere.