RISVEGLIO INTERIORE

Pratiche spirituali: l'investigazione del Sè


Investigazione del Sé vuol dire indagare nella natura del Sé, o se
preferisci, indagare sulla tua Vera Natura. Essa consiste nel porti due semplici domande. Qualsiasi cosa tu stia facendo puoi chiedere a te stesso "Chi sta facendo questo?", "Chi sta guidando l'auto?", "Chi sta preparando la cena?", "Chi si sente stanco?", "A chi stanno venendo in mente questi pensieri?" La risposta a queste domande è sempre "Io". Quindi poni a te stesso la seconda domanda "Chi è questo io?". Non ci sono risposte razionali. Ma l'effetto che ha il porti la seconda domanda è quello di ricondurre la tua attenzione dall'esterno all'interno. Dopodiché l'attaccamento che hai alla storia esterna cambia, e più continui a praticare l'Investigazione del Sé, più la tua attenzione resta rivolta all'interno, alla Fonte. Puoi iniziare sedendoti ad occhi chiusi e portando l'attenzione su questa pratica. Dopo essere diventato maestro dell' investigazione, potrai usarla tutto il giorno, qualsiasi cosa tu stia facendo, per ricondurre la tua attenzione alla Fonte. Comunque, ci sono alcuni requisiti fondamentali per l'Investigazione del Sé. La maggior parte delle persone ha la mente talmente indaffarata ed è così identificata con la sua storia che semplicemente non c'è spazio dove l'Investigazione del Sé possa lavorare. C'è bisogno di lavoro e tempo speso nel conoscere la mente e nel renderla silenziosa. E' importante arrivare ad una mente sattvica, quieta e chiara. Questa è la mente disponibile a comprendere la verità. Se arrivi ad uno stato sattvico *, quando poni a te stesso la domanda "Chi sono io", cominci a vedere che questo "Io", l' "Io" che fa le cose, l' "Io" che crede certe cose, e l' "Io" che giudica le cose, non esiste. Quello che l'Investigazione del Sé suggerisce è che senza alcuna tecnica tu puoi semplicemente essere quieto. Appena chiudi gli occhi e ti acquieti, diventi consapevole di un sacco di pensieri e sentimenti. Essere quieti significa non identificarsi con questi pensieri e sentimenti, non vederli come se fossi "tu". Dopo qualche tempo inizierai a notare gli intervalli che ci sono tra i pensieri, soltanto piccoli momenti di calma...Focalizzandoti su questi intervalli, i pensieri e le emozioni si allontaneranno e tu diventerai consapevole di un vasto, espanso spazio interiore, senza confini. L'essere quieto ha il potere, facendo assolutamente nulla, di condurti alla tua Vera Natura. Quando rimani a lungo quieto, scopri improvvisamente uno straordinario senso di unità e di amore che è già lì, e che ti travolge. Essere quieti non è una pratica. E' solo un cartello stradale che ti guida alla tua Vera Natura. La tua Vera Natura è sempre lì, presente. Quando scopri che l'investigazione del Sé ti porta alla pace o al vuoto, non puoi più credere alla mente. Non puoi più credere a quest' "Io" separato, a questa separata identità.  by PremanandaTratto dal sito: http://premanandasatsang.org/micro/index_it.php* Sattva. Una delle tre qualità dell’essere naturale, secondo le principali filosofie orientali, caratterizzata da armonia, gioiosità, luminosità, coscienza serena…