RISVEGLIO INTERIORE

LA PRUDENZA E LA FIDUCIA


E’ possibile riconoscere un vero Maestro spirituale? Non è facile e non possibile  in modo assoluto.Quello che per alcuni è un Maestro per altri può essere un impostore, un imbroglione. Però il senso della fiducia è fondamentale… se si vuol crescere in un rapporto con un Maestro che non sia un ciarlatano. Bisogna solo stare attenti.Comunque un Maestro vero, fisico o non, è quello che ti fa sentire che stai crescendo, maturando e che, in uno spirito ed in condizioni di libertà, rende sempre più chiara la tua consapevolezza e ti aiuta ad aprire il cuore. Però, il riconoscimento di un vero Maestro spirituale dipende, anche o molto, dagli schemi culturali di riferimento. In contesti diversi alcune aspre metodologie, tecniche finalizzate ad un processo decondizionamento, per la liberazione da incrostazioni psicologiche, ecc... potrebbero essere considerati o scambiati per abusi di potere... condizionamenti mentali, al limite di plagi veri e propri. E' una faccenda delicata che si presta a molte ambiguità, a molti equivoci. Però si deve fare attenzione a non buttare il bambino con l'acqua sporca, alle prime difficoltà, di fronte alle normali resistenze dell'ego che emergono con con chi sta cercando di aiutarci a riconoscerle, a superarle. Questo accade spesso. E' sbagliato a mio parere accettare acriticamente, fideisticamente, dogmaticamente gli insegnamenti... come è altrettanto ingiusto essere sempre sulla difensiva, dominati dalla diffidenza e dalla paranoia.E', dunque, molto difficile poter parlare di questo argomento senza entrare in contrasto con la visione soggettiva che, la persona appena incamminata nel sentiero della ricerca, ancora non ha ben chiaro. E' tutto molto relativo. Tutto ciò che contribuisce a farti crescere, ad avere un senso della vita più espanso, gioioso, fiducioso, amorevole, libero consapevole va bene.E se a questo contribuiscono anche persone fisiche che in certi momenti della vita ti possono aiutare con la loro esperienza, fare da maestri, ben venga.Quello che conta è come tu vivi, eventualmente, queste relazioni.L'importante è crescere, imparare, sperimentare... Comprendere, senza mai divenire dogmatici, settari e dipendenti. Se ciò non accade...allora non hai trovato la strada giusta... Si può riprovare e cercare con un spirito maturato dall'esperienza, senza mai chiuderci però.Perchè con la chiusura mentale ed emotiva, a mio parere, non si va molto avanti.Non va mai dimenticato però che il senso dell'umorismo, condito da una certa ironia ed autoironia, a mio avviso, è fondamentale per una sana crescita spirituale.E' un basilare antidoto alla seriosità proselitistica, settaria e fanatica dei vecchi e nuovi presunti emancipatori dell'umanità, venditori di fumo e false promesse.Spesso intorno a noi si sentono personaggi che predicano con toni rivestiti da una certa presunzione, con un paternalismo frutto d'ideologie missionarie, per me, ancora permeate da egoiche visioni, anche se dissimulate da servizio all'altrui bisogno evolutivo, spirituale e umano..