RISVEGLIO INTERIORE

FEBBRE CARNIVORA... INFLUENZA NEFASTA


Anche alla luce dell'ultima vicenda legata all'epidemia della febbre suina, non posso non constatare che gran parte degli essere umani non sono intenzionati a prendere coscienza dell'importanza del divenire vegetariani. Per questo continuiamo a ripetere gli stessi errori, avere gli stessi problemi, gli stessi incubi. Virus nefasti che si propagano come effetto di aberrazioni che stanno a monte: l'allevamento intensivo industriale a scopo di successiva macellazione per fini alimentari.La mia posizione in merito invece è questa: sono vegetariano ma non integralista, per cui non ho una visione ideologica e dogmatica su questo argomento. Lo faccio più che per motivi salutistici, che ce ne sono, per non contribuire allo sterminio degli animali, che amo e rispetto e non mi piace considerarli oggetti di uso e consumo, soprattutto nel caso che ne possa fare a meno. In questa scelta avvenuta parecchi anni fa mi trovo bene, rispecchia la mia sensibilità, ma questo non mi fa demonizzare i carnivori. Mi piacerebbe solo che riflettessero più a fondo sulle conseguenze che implica la loro scelta di mangiar carne, che porta ad allevare in realtà orrende e ammazzare (macellare) crudelmente gli animali solo per questo scopo. Questa relativa sensibilità, incapacità di vedere l'aspetto crudele di questo maltrattamenti e brutalità, a mio parere, fa conseguire  tanti altri aspetti negativi nel rapporto tra gli uomini. Però non generalizzerei, perché anche tra i vegetariani si possono riscontrare tante altre forme d'insensibilità. Devo dire onestamente che la carne mi piaceva come gusto ma vi ho rinunciato per scelta Etica consapevole e rifiuto di questo sistema alimentare, per essere meno complice a questo trattamento violento diffuso nei confronti di creature sensibili per scopo alimentare o quant'altro. La carne non mi manca per nulla e se ne può fare benissimo a meno, oltretutto con risvolti benefici per il proprio stato di salute psicofisica. Qualcuno potrebbe obiettare che anche mangiare i vegetali implica la morte degli stessi... Però non metterei sullo stesso piano i vegetali e gli animali che si ammazzano per mangiare, avendo delle alternative: mi sembrerebbe una forzatura filosofica, francamente. E poi questo discorsi sul vegetarianesimo sono ormai triti e ritriti. Ribadisco, per me, é una questione di sensibilità, di una visione esistenziale che include anche il cercare di ridurre, se possibile, la sofferenza agli animali. E' una visione non antropocentrica, direi anche spirituale. Comunque, sono anche d'accordo con chi un giorno ha affermato che se i mattatoi e gli allevamenti intensivi avessero le pareti di vetro molte cose cambierebbero, qualcuno di sveglierebbe dal suo torpore e indifferenza. Però così non é, e allora andiamo avanti...con questo edificante andazzo auto giustificazionista...direi anche abbastanza inconsapevole. Per me, sarebbe giusto per mille motivi smettere di mangiare carne: motivi ecologici, come già è stato detto, economici, filosofici, psicologici e salutistici, ecc... Oggi come oggi, soprattutto nel mondo avanzato e occidentale, considerare la scelta vegetariana è possibile. Pensiamoci dunque. Per chi è ancora carnivoro... e si sente anche spirituale e consapevole, vorrei dire che la frase "non importa ciò che entra ma ciò che esce", anche se ha una pretesa alchemico esoterica, oggi, per chi ha le condizioni per fare delle scelte coscienti, responsabili e non obbligate, non ha più senso, almeno secondo il mio modesto parere. La vera trasmutazione spirituale Consapevole di ciò che entra in noi avviene prima e non dopo aver mangiato... oltre che da "come" si è mangiato.Riflettiamo: gli animali non contano proprio niente, sono solo capi da macellare per appagare i bisogni alimentari del nostro corpo? E' questa la considerazione per l'esistenza di questi  spesso indifesi, esseri coabitanti il nostro pianeta? Sono per noi solo oggetti al nostro servizio da usare e consumare come ci fa comodo, senza comprendere la nostra inconsapevole complicità riguardo al loro dolore, al loro maltrattamento, al loro massacro sistematico? Ecco perché sono vegetariano e ho fatto questa scelta non solo per motivi riguardanti una forma dietetica favorevole alla salute del corpo... ma soprattutto per motivi più profondi... direi anche "spirituali", questa scelta di non mangiare carne. Per cui sento di invitare il carnivoro a meditare profondamente sulle sue scelte... poi faccia ciò che vuole... sarà una sua responsabilità essere indifferente a ciò che comporta mangiare carne, soprattutto senza che sia necessario. Di questa scelta non ne faccio questione di orgoglio ne di merito ma di sensibilità... natural-mente evoluta. Se per ora preferiamo ascoltare il conformismo delle auto giustificazioni sul mangiare carne faccia pure...non  condanno ne giudico...ma ricordiamoci almeno che forse ce la stiamo comodamente raccontando...lo capisco perché anch'io in passato lo facevo...e ora, se vogliamo, pensaci, obiettiva-mente sotto una nuova luce.Sarebbe importante invece guardare personalmente negli occhi l'animale che si vuole uccidere per mangiare...poi vedere cosa si prova e cosa si sente... allora le cose sarebbero ben diverse...perché è troppo facile delegare le stragi ai "bruti", spiritualmente  poco evoluti, almeno sotto questo aspetto, la parte più sporca di tutta questa faccenda.Mi dispiace anche non aver trovato risposte, o solo risposte superficiali, almeno per me, inadeguate, in dottrine e tradizioni (in particolar modo occidentali), che sorvolano o, addirittura, considerano gli animali semplicemente fatti apposta per essere "usati" e asserviti all'uomo. E' una visione antropocentrica che non condivido. Sono tradizioni che sotto questi aspetti, e non solo, a mio avviso, devono ancora evolvere... aldilà dei loro pur validi punti di partenza e riferimento. Per quanto riguarda poi la Visione Impersonale del Tutto, il senso dell'equilibrio, che porta aldilà delle considerazioni etiche relative, potrei essere d'accordo... ma appunto per questo la "mia" sensibilità...mi rende quasi impossibile rendermi complice dello sterminio degli animali...anche se comprendo e non trovo sbagliato il discorso di chi mette in guardia sul dogmatismo riguardo a questo tema controverso. Per cui concepisco anche che ogni tanto potrebbe essere salutare "sgarrare", per non irrigidirsi e non fare diventare questa questione un fatto di orgoglio ideologico... nascostamente carico di giudizi di condanna verso la momentanea altrui scelta... da cui potrebbe nascere un nuovo trip di superiorità per l'ego. Sto esprimendo solo uno stato di Consapevolezza rispetto al "problema"... più interessato alla condizione dei miei fratelli animali che alla salute o al benessere del mio corpo... che comunque non trascuro. Ce ne sarebbe molto da dire riguardo al vegetarianesimo Consapevole... che poi diventa un discorso anche sulla salute, sull'ecologia, sulla politica economico-ambientale... ecc... sul nostro vivere. Comunque pur sapendo benissimo che è tutto un film che accade nella Coscienza, senza essere identificato in questa filosofia vegetariana... accade qualcosa al mio corpo-mente libero da questo rito sarcofagico... che dalla Coscienza Impersonale sorge un canto che dice: Non uccidere! Rendi più armonico il gioco e l'armonia del Tutto ciò che E'. Fai la Tua parte... nel rendere più bello esteticamente l'Universo che stai creando, vivendo, "sognando".