RISVEGLIO INTERIORE

Un grande fratello che fratello non è


Giorno dopo giorno si può constatare la diminuzione della privacy nella nostra vita. Nell'era del digitale si va perdendo sempre di più ogni spazio privato. Quasi tutto è sotto controllo. Un giorno tutto lo sarà.Gli spazi privati si vanno assottigliando quando lasciamo tracce ovunque che possono essere rilevate. Rilevate da chi se non dal che ha in mano gli strumenti per farlo? Questo è il punto. Chi è in possessso di queste informazionioni detiene dunque un grande potere.Siamo sicuri che costoro saranno etici nel gestire tutte le informazioni in loro possesso?E' possibile dubitare di ciò? Quelle informazioni saranno merce preziosa, quindi avranno un valore. Avranno un mercato e si venderanno ad uso e consumo di chi è interessato ad averle per i più svariati motivi: commerciali, politici, industriali, legali, personali...Non so se questa cosa può essere bella o meno, ma è un pò inquietante come possibilità. Oggi sappiamo che non è più solo un ipotesi, ma una relatà di fatto.Andremo cedendo ogni informazione o dato, in nome della sicurezza, dell'organizzazione anticrimine, dell'efficienza sociale... Ci faranno credere che comunque saremo liberi perchè potremo accedere con dei codici telematici – rivelatori d'identità - a questa o quella attività, a nostro piacimento; a questo o a quel servizio, che siamo in una società avanzata e che quindi tutto ciò è inevitabile.Ci diranno che il tutto, se regolamentato, è un bene. Ma chi regola e chi gestisce, chi ci garantisce che non ci saranno abusi?Che ne sarà del nostro privato, dei nostri segreti, delle nostre scelte, dei nostri comportamenti, delle nostre confidenze, se sappiamo possono essere controllati, spiati e archiviati? Si potrebbe dire che se uno non ha niente da nascondere non dovrebbe preoccuparsi. Può anche essere vero, anche se è superficiale come osservazione perché non tiene in considerazione le tante implicazioni negative possibili. E' comunque certo che il principio di libertà, seppur espresso nel rispetto delle leggi, non esisterà più; che tutto diventa condizionato e che il senso delle cose assume d'ora in poi uno sfondo che mette la Vita sotto una cappa di sottile oppressione che inquina la spontaneità, il gusto di vivere in uno spazio aperto libero da occhi e orecchi indiscreti. Non potrà mai più essere come prima, come quando questa dimensione di controllo non c'era.Non mi sembra un gran progresso da un punto di vista psicologico e umano, anche se può avere risvolti utili per altri aspetti. Qusete considerazioni solo lungi da condiderazioni politiche: vogliono solo segnalare soprattutto i risvolti psico-sociologici del problema.Un recente esempio in tal senso è il digitale terrestre: ora sapranno direttamente anche ogni volta che cambiamo canale, cosa guardiamo in televisione, se lo vogliono; avranno lo share personale e collettivo in tempo reale. Che bello, come siamo liberi!! Avremo un guardone in casa nostra come costante compagnia.Siamo entrati in un mondo controllato da un grande fratello che, purtroppo, fratello non sarà. Si stava meglio quando si stava peggio? Forse si stava peggio dal punto di vista consumistico, come efficienza e comodità, ma dal punto di vista umano forse una qualche perplessità l'avrei.Il progresso tecnologico è fantastico, ma è l'uso che se ne fa a determinare il vantaggio o svantaggio per la libertà e crescita dell'essere umano. Chi può dire come finirà? E' una partita forse ancora aperta..