Sarebbe bene ricordare che ogni scelta comporta pro e contro, inevitabilmente. E' impossibile eluderli. Non si possono avere gli uni senza gli altri, mai. Per cui, a qualcosa, si rinuncia sempre. Non si può' mai sapere prima se abbiamo fatto bene o meno a fare una certa scelta.E' dunque inutile cercare la scelta giusta a priori: è bene comprendere che la scelta che compiremo sarà necessariamente l'unica di cui potremo vedere gli effetti reali. L'alternativa a questa realtà resta solo nello sterile immaginario.E' comunque proprio questa indeterminatezza il piacere nascosto del cammino esistenziale: se tutto fosse scontato, prevedibile... sarebbe noioso, senza gusto emotivo, senza sorprese. Sarebbe una vita di plastica, meccanica e incolore.Essendo invece tutto impermanente... non si può che scegliere soltanto quello che ci appare giusto o meno "sbagliato" in quel momento, in quella contingenza. E' un gioco psicologico e spirituale elettrizzante perché appunto imprevedibile.Allora si deve scegliere sempre con la consapevolezza che non esiste la scelta "giusta" in assoluto, che ogni scelta è relativa, legata a un particolare momento della vita e del proprio stato d'essere. In quest'ottica ogni scelta perde perciò il senso della “drammaticità” del bivio e assume quello del gioco con molte possibilità sempre aperte. Così facendo, la storia della nostra Vita diviene più fluida, fors'anche divertente, sicuramente più leggera.
Non esiste la scelta giusta
Sarebbe bene ricordare che ogni scelta comporta pro e contro, inevitabilmente. E' impossibile eluderli. Non si possono avere gli uni senza gli altri, mai. Per cui, a qualcosa, si rinuncia sempre. Non si può' mai sapere prima se abbiamo fatto bene o meno a fare una certa scelta.E' dunque inutile cercare la scelta giusta a priori: è bene comprendere che la scelta che compiremo sarà necessariamente l'unica di cui potremo vedere gli effetti reali. L'alternativa a questa realtà resta solo nello sterile immaginario.E' comunque proprio questa indeterminatezza il piacere nascosto del cammino esistenziale: se tutto fosse scontato, prevedibile... sarebbe noioso, senza gusto emotivo, senza sorprese. Sarebbe una vita di plastica, meccanica e incolore.Essendo invece tutto impermanente... non si può che scegliere soltanto quello che ci appare giusto o meno "sbagliato" in quel momento, in quella contingenza. E' un gioco psicologico e spirituale elettrizzante perché appunto imprevedibile.Allora si deve scegliere sempre con la consapevolezza che non esiste la scelta "giusta" in assoluto, che ogni scelta è relativa, legata a un particolare momento della vita e del proprio stato d'essere. In quest'ottica ogni scelta perde perciò il senso della “drammaticità” del bivio e assume quello del gioco con molte possibilità sempre aperte. Così facendo, la storia della nostra Vita diviene più fluida, fors'anche divertente, sicuramente più leggera.