RISVEGLIO INTERIORE

Tragicomiche visioni


Sorrido di me... che sorride del mondo, che a sua volta ride e piange senza un consapevole senso, incapace di specchiarsi.Sono semplicemente sincero, di fronte alla notte oscura delle parole, alla fantasmagoria delle speranze che ogni giorno pungono il cuore degli uomini.Parlo del non comunicabile, come un folle inebriato da un elisir creato dal vuoto e venduto in lontani universi, in sconosciuti mercati  di poetiche perle. Questo nettare cade in gocce su palati acuti e gole sensibili, s’instilla in calotte craniche nostalgiche del vero, e va aldilà dello scontato e decantato amore a ridestare spiriti immemori di sorgenti celestiali, di immacolate comprensioni. Questo accade non perché sono saggio ma perché sono solo un visionario, un mistico realista fuori dal coro, vagante da un tasto all'altro, da una testa all'altra, invisibilmente, errante di testo in testo, pericolosamente. So che forse mi possono capire in pochi… ma bastano per stimolare le mie non pretese connessioni, la voglia di ammiccare con i lampi dell'intuizione da cui qualcuno forse saprà farsi fecondare... pur se non saprò mai quando, non saprò mai dove, ciò accadrà.Anche se il tempo lascia qualche velo discorsivo che opacizza i miei occhi davanti a questo altare di liquido cristallo, messaggero moderno di segni ultramondani nel quale folle di spiriti sconosciuti fra loro bevono inconsapevolmente, sento di Vedere lontano, molto lontano, sento di Vedere il profondo nella superficie.Senza domande tese a richiamare altre domande mi esprimo perché per me è da fare, così per me è da dire, e non so il perché, mentre ancora sorrido, e forse scioccamente, sorrido di me, sorrido per me. E se vuoi sorrido pure anche di Te… tanto è solo un Gioco, un meraviglioso tragicomico Gioco, che lo perde di sicuro soltanto chi non accetta che lo Sia.