RISVEGLIO INTERIORE

L'effimero cambiamento esteriore


Cercare di cambiare il mondo esteriore, senza aver cambiato prima quello interiore, non può che rivelarsi, prima o dopo, fallimentare. Potranno pure esserci delle forme politico sociali diverse, delle rivoluzioni, dei nuovi assestamenti culturali, delle trasformazioni nel costume e nel linguaggio… ma i meccanismi di fondo che regolano il rapporto tra gli individui, basato sul senso dell’ego, sarà ancora lo stesso. Su quel meccanismo si fonda l’egoismo sia sociale che personale, con tutto ciò che ne deriva in ogni direzione del vivere associato.Quand’anche sopravviene una trasformazione politico economica, poi pian piano si riassestano le vecchie logiche di potere a danno delle belle intenzioni propagandate dalle ideologie innovatrici.Forse nella nuova situazione sarà più sofisticato, meno visibile, il dominio dell’uomo sull’uomo, forse ci saranno diritti che ci appariranno come un progresso, ma nel profondo lo spirito competitivo, la sopraffazione variamente espressa in una più più moderna modalità, prenderanno riprenderanno piede, disattendendo le aspettative suscitate dalla speranze e dalla suggestione in un mondo nuovo.Per questo, a mio parere, mi sembra di potere dire con tranquillità, dopo avere osservato la storia continuamente ripetersi, che se non si comprendono le dinamiche fondamentali dell’animo umano e si crede che queste siano create solo da motivi materialistici o da spinte individualistiche ci ritroveremo più o meno sempre nella stessa condizione esistenziale, anche facendo i cambiamenti più rivoluzionari dal punto di vista politico e religioso.Non bastano la giustizia economico distributiva, anche se sarebbe importante che ci fosse, la giustizia formale, l’egualitarismo apparente, come non basta il livellamento di classe per ridare all’uomo il senso profondo della sua esistenza.Capisco che possono essere livelli di esistenza fondamentali, ed in parte lo sono, livelli di cui tenere conto, ma non è tutto qui… c’è dell’altro nel senso del nostro esistere. Comprendo anche che è basilare avere la pancia piena prima di guardare oltre… ma non bisognerebbe mai dimenticare lo spirito che opera in noi, il quale sta facendo un cammino verso Casa attraverso la nostra incarnazione.“Non di solo pane vive l’uomo”, diceva un Uomo-Dio, che con il suo sacrificio ha lasciato un grande segno su questa terra, ascoltato però solo in parte, non sempre in modo adeguato, secondo la mia modesta opinione.