RISVEGLIO INTERIORE

Capo-danni


Anno nuovo?L'anno nuovo comincia,si grida.Notte di fuoco.Botti e saette che scivolanoin cielo,schiume di auguriotraboccano e colano in terra,fra gioie e risate che eromponoscavalcando i murie tristezze e dolori che gemonorafforzando i muri.Tanto rumore per nullae tanto nulla che fa rumore.Tanto rumore senza cuoree tanto cuore senza rumore.Tanta festa senza testa,e tanta testa senza festa.L'artificio s'impone ovunque,in cielo e in terra;il ballo é allegroe diverte chi lo godee lo sballo, anche se allegro,affanna chi lo cerca.Intanto "Noi" grati,Uniti e silenti Voliamonella Sacra astronavedella Pura CoscienzaVedendo e lasciandoi nostri corpi divisi nello spaziopartecipare ridenti al gioco...come é dovuto al mondo,ai canti di speranza....come é dovuto al sognodei naufraghi compagnidell'esistere nel tempo,per oraignari dell'Eterno. Anno nuovo... per un malato rito antico Ancora un nuovo anno ci sta venendo incontro.Si brinda, si promette… s’invoca la fortuna.Tutto senza ardore e con lo sguardo spentotra  fumi colorati, tristi schiamazzi e cocci.Avanza l’offerta di un altro giro intorno al Soleper noi esseri brancolanti sulla terrapieni di passioni fatue e sangue disperato.Cosa abbiamo imparato da quest’ultimo orbitareche non sia il vacuo cambiar maschere e costumied a mutar il vero con le danze del pensiero?Forse nienteo solo a dimenticar l’abissoche sta dietro l’inquieto palpitare.Barcollando su noi stessi come ubriachinon crediamo d'essere smarriticostretti di nascita in morte a roteare intornoalla Luce primigenia fino allo sfinimentodi un vanità che non sappiamo domare.Senza saperlo aneliamo a quel annoin cui il delirio tormentoso e cuponel quale ci dibattiamo errantisia dissolto dal fuoco sacro che brucia i sogni.Di anno in anno ancora si ripete un rito anticoche ormai però ha perso l’animama che ancor si offre paziente al varcodella soglia verso il Tempo Eternoche non ha fine, che è senza inizioche brilla luminoso solo nel potente adesso.Anno nuovo, portaci la tua assenzaliberandoci da ogni aspettativae vola via leggero nell’infinito Arcano.  by  Praj