RISVEGLIO INTERIORE

La censura è spesso paura...


Le  opinioni, le idee diverse dalle nostre sono sempre una possibilità d’arricchimento, di confronto, di crescita… di sviluppo dell’intelligenza e conoscenza. Rimuoverle soltanto perché turbano, mettono a disagio, è il segno evidente che toccano dei nervi emotivi scoperti ci fanno male e di cui però non vogliamo scoprire le cause, capire le ragioni. Preferendo reclamare la censura delle idee e opinioni anomale da quelle che riteniamo normali e accettabili, spesso attaccandoci alla forma con cui sono espresse, quand’anche siano diminoranze, o di semplici soggetti, manifestiamo soltanto le nostre difficoltà nel sopportare la diversità; mostriamo i nostri limiti culturali, i nostri blocchi emozionali, la nostra chiusura civile. Irrigidendoci in difese ideologiche o moralistiche per giustificare la nostra incapacità di stare di fronte a ciò che c'inquieta e, addirittura, giustificando l’urgenza di repressione delle idee altrui, contribuiamo a creare un ambiente culturale oscurantista e illiberale.Quindi, censurare, quando sono solo idee e opinioni, è una scappatoia di comodo di chi esercita il potere, in ogni abito, per controllare e mantenere il consenso.La paura d’esprimersi per non cadere sotto la mannaia della censura non fa evolvere una società. Quando non si espande un ambiente culturale, nella libertà d’opinione, si rende ogni società soltanto più chiusa e ottusa, asservita al luogo comune, intellettualmente sempre più spenta.