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Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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CHI SCEGLIE CHI?

Post n°1832 pubblicato il 26 Gennaio 2013 da Praj
 

Parafrasando la famosa frase che dice: e' il Maestro che sceglie il discepolo, si può dire che la qualità della risposta che ricevi è evocata dal livello della domanda che fai.
Allora, quando si afferma che se il discepolo è pronto il Maestro appare, si intende che se un Maestro ti appare sei pronto almeno sul piano di base per incominciare un percorso che andrà evolvendosi però in rapporto alla qualità delle tue domande al Maestro e dalla qualità del tuo ascolto e, soprattutto, dalla messa in pratica, attraverso l'esperienza diretta, di ciò che ti è stato indicato.




 
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Commenti al Post:
sofiastrea
sofiastrea il 26/01/13 alle 15:34 via WEB
naturale che se chiedi al maestro:"dove hai messo le patate" non puoi sentirti rispondere; "Oltre troverai la montagna" a meno che proprio là si trovino le patate...in questo caso è l'Ascolto il grande saggio...così per ascoltarti
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 27/01/13 alle 11:46 via WEB
... Buona domenica. :-)
(Rispondi)
Praj
Praj il 27/01/13 alle 11:46 via WEB
Il rapporto Maestro-Discepolo implica Fiducia da parte di quest'ultimo. Se questa non c'è, allora diventa inutile avere un Maestro. Se invece si è "trovato" o ci è "apparso" un Maestro, come si dice se siamo pronti, (augurandosi che sia veramente tale) ha senso che si ascolti ciò che ci indica, in particolar modo quel che indica proprio a noi. Altrimenti, si provi a proseguire come ci va o come si ritiene, autonomamente, se si sente di non aver la forza di fidarsi o applicare ciò che ci suggerisce, con amorevole disinteresse, con compassione.
(Rispondi)
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