Creato da Praj il 30/11/2005
Riflessioni, meditazioni... la via dell'accettazione come percorso interiore alla scoperta dell'Essenza - ovvero l'originale spiritualità non duale di Claudio Prajnaram

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« Il desiderio d'ottenerl...Uscire dalla bolla dell... »

La censura è spesso paura...

Post n°757 pubblicato il 19 Marzo 2010 da Praj
 

Le  opinioni, le idee diverse dalle nostre sono sempre una possibilità d’arricchimento, di confronto, di crescita… di sviluppo dell’intelligenza e conoscenza. Rimuoverle soltanto perché turbano, mettono a disagio, è il segno evidente che toccano dei nervi emotivi scoperti ci fanno male e di cui però non vogliamo scoprire le cause, capire le ragioni.
Preferendo reclamare la censura delle idee e opinioni anomale da quelle che riteniamo normali e accettabili, spesso attaccandoci alla forma con cui sono espresse, quand’anche siano diminoranze, o di semplici soggetti, manifestiamo soltanto le nostre difficoltà nel sopportare la diversità; mostriamo i nostri limiti culturali, i nostri blocchi emozionali, la nostra chiusura civile. Irrigidendoci in difese ideologiche o moralistiche per giustificare la nostra incapacità di stare di fronte a ciò che c'inquieta e, addirittura, giustificando l’urgenza di repressione delle idee altrui, contribuiamo a creare un ambiente culturale oscurantista e illiberale.
Quindi, censurare, quando sono solo idee e opinioni, è una scappatoia di comodo di chi esercita il potere, in ogni abito, per controllare e mantenere il consenso.
La paura d’esprimersi per non cadere sotto la mannaia della censura non fa evolvere una società. Quando non si espande un ambiente culturale, nella libertà d’opinione, si rende ogni società soltanto più chiusa e ottusa, asservita al luogo comune, intellettualmente sempre più spenta.

 
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Commenti al Post:
maria.carrassi
maria.carrassi il 19/03/10 alle 19:58 via WEB
sono daccordo al 1000%
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 20/03/10 alle 08:49 via WEB
Mi permetto di definire allora la sua posizione come quella di una persona mentalmente libera e aperta. Ce ne fossero sempre di più, ogni società se ne avvantaggerebbe in ogni senso: civilmente e spiritualmente. Un saluto sorridente :-)
(Rispondi)
MaggaBaba
MaggaBaba il 20/03/10 alle 09:45 via WEB
oddio, che posso aggiungere di altro? nulla.. condivido il tuo pensiero in ogni suo punto.. l'esclusione di Busi dalla rai ne è un esempio lampante in questi giorni.. quanta falsità in circolo, perbenismo e discorsi presi alla lettera.. quanto ego del peggiore! una buona giornata a te :)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 20/03/10 alle 09:56 via WEB
Riguardo al caso Busi, era una cosa quasi scontata. Busi è un personaggio troppo intellegente, anche se discutibile, a mio avviso, per alcune sue modalità comunicative, per essere sopportato, tollerato, dal conformismo ipocrita dei media o dalla maggioranza dei ben benpensanti identificati nei loro luoghi comuni etici. La libertà d'espressione è fondamentale. Sulla forma e il rispetto degli interlocuri si può discutere senz'altro. L'importante però è non essere ipocriti, perchè questo è il veleno che veramente corrompe le relazioni e comunicazioni. E quindi no alla censura e radiazione della Rai nei confronti di Aldo Busi. Un magnifica giornata, cara Magga. :-)
(Rispondi)
 
 
MaggaBaba
MaggaBaba il 20/03/10 alle 10:04 via WEB
incongruenza secondo me: come si fa a "rispettare l'ego" degli interlocutori senza essere ipocriti? la libertà di pensiero, quella vera, ha sempre provocato scandalo e scissioni, "prigioni" successive :))) la via di mezzo in questo caso toglierebbe libertà di parola..
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 20/03/10 alle 11:39 via WEB
Il pensiero forte ha sempre provocato lo status quo culturale. Il conformismo, dunque, fa sempre fatica a confrontarsi liberamente con tutto ciò che presume possa destabilizzarlo, con ciò che sembra rimettere in discussione logiche dominanti.La mentalità conformista, convenzionale, lo teme e lo rimuove, attaccandosi ad ogni scusa per censurarlo: nella fattispecie di Busi le modalità espressive. E' sempre stato così per molti innovatori, eretici, ribelli... Tra l'altro è quasi sempre da questi che è partita l'evoluzione culturale della razza umana. Dopo anni, o quando è morto il soggetto "provocante, è più facile riconoscere la grandezza di chi prima si contestava, censurava, reprimeva... La storia insegna. Ciao! ;-)
(Rispondi)
antonella.2009
antonella.2009 il 20/03/10 alle 22:39 via WEB
Grazie Praj per i tuoi spunti di riflessione! :-) Namastè
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 21/03/10 alle 09:58 via WEB
Penso che non faccia mai male riflettere su certe tematiche. E' comunque un occasione di condivisione di idee. Grazie a Te, cara Antonella. Buona domenica e Namastè :-)
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salvatore.ravas
salvatore.ravas il 21/03/10 alle 08:55 via WEB
Non dimentichiamo che, con il signor Busi non c’è dialogo e pura dialettica, insulta tutti senza rispetto per il prossimo. namasté! buona e serena giornata.;-))))
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 21/03/10 alle 10:18 via WEB
Caro Salvatore, non nego che Aldo Busi sia un personaggio particolare, e che i suoi modi d'interloquire possano essere anche sgradevoli per molti. Ritengo comunque che egli sia un intellettuale con idee e pensieri originali, di qualità. Poi, sul rapporto fra forma e sostanza dell'espressione, sul suo modo di relazionarsi agli altri, se ne può discutere e avere anche molte riserve. Resta però il fatto che per me le censure e radiazioni non servono a niente. Evidenziano solo un abuso di potere e una incapacità di dialogo, seppur difficile a volte da reggere. Con tutte le volgarità, violenze, banalità e stupidità che si vedono in Tv, si può radiare solo un Busi? A mio avviso si è peccato di ipocrisia e applicato un rigore esagerato, nascosto dietro un peloso conformismo moralisticheggiante. Si poteva sempre portarlo in studio e cogliere l'occasione per ulteriori chiarimenti e rettifiche per poi lasciare che fossero gli ascolti che segnalassero l'interesse o meno del pubblico a determinare se quel che ha da dire risultare gradito o no. E', purtroppo , più facile tagliare, chiudersi piuttosto che confrontarsi. In quest'ottica non c'è evoluzione, crescita. Vince la paura del "diverso" e si inventa il capro espiatorio, il nemico. Un caro abbraccio e serena domenica anche a Te, Amico. Namastè! ;-)))
(Rispondi)
 
 
MaggaBaba
MaggaBaba il 21/03/10 alle 11:08 via WEB
..anche in questo caso bisognerebbe guardare il succo e non la lettera...
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 21/03/10 alle 11:16 via WEB
Concordo. Nel fermarsi alla lettera, si rischia sempre di buttare il bambino con l'acqua sporca. Un sorriso ;-)
(Rispondi)
 
 
antonella.2009
antonella.2009 il 21/03/10 alle 11:50 via WEB
Forse se non avesse toccato la chiesa...Namastè
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 21/03/10 alle 12:18 via WEB
Probabilmente è stato proprio quello il tasto che ha fatto scoppiare il caso, che ha scatenato la censura e radiazione. Sai, in Italia, chi tocca qui fili... si scotta. Io penso che se i vertici di quell'istituzione religiosa fossero davvero dei saggi non avrebbero avuto timore a confrontarsi, senza problemi. Che razza di spiritualità è quella che ha paura di realtà, che teme il dialogo anche di fronte all'eventuale insulto, che in fondo è sempre manifestazione della natura, del Divino? Questo è uno dei motivi per cui ho cercato e trovato altre Vie per incontrare il Trascendente. Namastè! :-)
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sofiastrea
sofiastrea il 21/03/10 alle 16:22 via WEB
Busi è Busi, lo hanno invitato perchè faccia la sua parte, ben sapendo che lui non avrebbe mai taciuto nemmeno davanti a Dio...i signori che l'hanno invitato lo sapevano perfettamente ma sono dei raccomandati che eseguono ordini dal potere che li ha assoldati...quindi tutto previsto. La spiritualità si scandalizza perchè crede di essere rappresentante di un Dio assoluto e da serva anch'essa fa quel che può, si scandalizza in nome dei buoni e bravi. Tutto questo è fantastico mi diverte da matti :-))) ciao Praj
(Rispondi)
 
 
 
Praj
Praj il 21/03/10 alle 18:20 via WEB
Secondo me si scandalizza e s'infastidisce solo una spiritualità identificata in credenze che non hanno il senso dell'umorismo, del gioco, dell'ironia... Cosa che per me è invece indispensabile per non avere posizioni bigotte, dogmatiche, spiritualmente libere. Per quando riguarda Busi, non ritengo che abbia detto e fatto cose così gravi per essere bandito dalla Rai. Comunque, a perderci è casomai il programma e il pubblico, non certo il Busi, il quale accrescerà piuttosto la sua fama di scrittore anticonformista, personaggio ribelle e geniale. Probabilmente questo polverone stimolerà a qualcuno a volerlo conoscere meglio, magari a leggere qualche suo libro. Buon divertimento, allora. Ciao! :-)))
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psicologiaforense
psicologiaforense il 22/03/10 alle 00:05 via WEB
A proposito di CENSURA: ma così lontana nel tempo, ormai, da essere dimenticata. Nell'Italia di Luttazzi e del Grande fratello, degli sberleffi dell'Ottavo nano a Padre Pio e dello spinello musicale degli «Articolo 31»; nell'Italia che accoglie con tremore Eminem, si svaga con Hannibal, trasmette in differita il match Bellillo-Mussolini e cerca di far pagare il canone Rai con spot vergognosi, ecco, in questo stesso paese che non sa più cosa mostrare e cosa no, mamma RAI ci ammanisce un "coup de théâtre" con un provvedimento che ricorda i vecchi tempi quando Giancarlo Pajetta, fu espulso per volontà del Ministero della Cultura e dell’Istruzione Popolare da tutte le scuole del Regno per "propaganda sovversiva".
(Rispondi)
 
MaggaBaba
MaggaBaba il 22/03/10 alle 07:46 via WEB
inserirei anche il caso Morgan, eclatante e vergognosa "mise" di mamma rai..
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Praj
Praj il 22/03/10 alle 09:11 via WEB
Anche quello, certamente, è un'altra dimostrazione di doppiogiochismo, d'ipocrisia, della nostra grande tutrice. :-)
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 22/03/10 alle 09:08 via WEB
In sostanza, il festival permanente della confusione e della contraddizione, dell'uso e dell'abuso. Chi ha qualche anno sulle spalle si ricorda bene di tutte quelle cose a cui si fa riferimento. Che dire, allora? La prima cosa che mi viene in mente è la canzone di Battiato "Povera Patria"... Comunque, saluto ancora con un sorriso :-)
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psicologiaforense
psicologiaforense il 22/03/10 alle 00:07 via WEB
oops... ammannisce
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