gemini

Arcolaio XI


Quando ebbe finito raccolse anche il fazzoletto di Ferdinando e lo gettònella fornace. Suo cugino sorrise e gli diede una lievissima pacca sulla spalla destra. Nicola non poté fare a meno di essere attirato ancora una volta da quel viso: adesso gli era a pochi centimetri e scoprì, con suasorpresa, che ansimava. "Fatto fatica?" "No. è il mio cervello che sta lavorando. Il respiro pesante è un corollario. E, ascoltami: quando si hauna grande colpa è meglio ammetterne una piccola, Dottore." Aldovrandilo guardò sbattendo le palpebre e presagendo qualcosa di inquietantema non terribile. "Cosa intendi?" "Il bisturi che abbiamo di sopra. Behti sarà servito per sistemare tua moglie e il bambino, immagino?" "Nonsono morti, almeno non quando Li avevo lasciati." "Che Gli hai fatto,cugino?" Il medico ebbe un sobbalzo, poi tornò a calmarsi e si esposecon voce monocorde :"Li ho cuciti insieme con una garza sterilizzata. Prima ho dato Loro del laudano." Ferdi ebbe un sospiro che parve a metà fra il sospiro e il ribrezzo :"Perché?" "Ci teneva così tanto a quelbimbo che non era il Mio, che ho pensato fosse giusto tenerli stretti stretti." "Miserabile bestia." Aldovrandi si guardò intorno, il calore era insopportabile e Lui si sentiva sul punto di svenire per le vampate."Risaliamo" mormorò, mentre goccioline di sudore gli imperlavano le labbra. Aspettava una domanda dal cugino. Una sola, fatidica domanda. Che arrivò :"E adesso dove sono?" "Dio Mi è testimonese ne so qualcosa. Mi ero preparato a mostrarteli. Così come a mostrarti il cadavere di Susanna, ma Loro....Loro sono scomparsi!"Ferdi si portò le due mani congiunte alla fronte, come stesse facendouno sforzo sovrumano per mettere ordine nei pensieri convulsi che si affollavano vorticosamente alla superficie della sua coscienza. Poi,dopo qualche minuto, parve rilassarsi e annuire più volte con il capo."Credo di avere la risposta per Te, cugino. Ma prima dobbiamo tornaredi sopra e aspettare che arrivi Chi di dovere. Che, del resto, non tarderà a farsi vivo." "Aldovrandi stava letteralmente cuocendo e non vedeva l'ora di mettere il suo corpo surriscaldato fuori da quell'ambiente. Esasperato urlò: "E Chi dovrebbe venire? Magari gli stessi che hanno fatto sparire i corpi di mia moglie e di Tuo figlio?" Poi corse verso la porta e la spalancò con una spallata mettendosi a correre a perdifiato per le scale fino ai piani superiori. Sentiva solo la voce melliflua del cugino che gli rimbombava nelle orecchie :"In un certo senso, Nicola.In un certo senso. Stiamo aspettando l'arrivo del Principe di Roualt,sua sorella e le Forze di Sicurezza."(Continua)