gemini

Bobby IX


Ma non riuscì a pentirsi. A fermarsi e andarle incontro e fare ammendadelle sue parole. Era troppo orgoglioso, o forse troppo stupido. Poi gli si ripresentava il solito problema: che fare un passo indietro con unadonna significasse consegnarsi, mani e piedi legati, al libero capricciodi quest'ultima. Atteggiamenti infantili, pensava, ma non per questo meno efficaci nel farlo restare lì, piantato come un palo, a guardare una donna che aveva amato mentre piangeva. Lei gli camminò di lato e passò oltre mentre si ricomponeva. Uno stambecco fece capolino da dietro una cresta per sparire immediatamente. Nell'ariavolavano i richiami delle marmotte. La guardò da dietro mentre si incamminava, piccola e testarda lungo la strada di montagna. E,spaventosamente, fu il suo turno di essere abbattuto dalla tristezzae vinto dalla commozione. Lunghe strisce argentine gli solcaronole guance e rantoli soffocati lo squassarono tutto mentre tentava di riprendere la via attraverso lo schermo degli occhi imbrattato di lacrime. Alla fine si mise in moto e si rese immediatamente contoche entrambi stavano spargendo afflizione su quello che poteva essere e non su quello che era stato. Un sorriso gli attraversò il volto e il sapore salato delle lacrime gli si fuse in gola a quello,più sbarazzino, della gioia. "Alice, scusami!" E si rese conto di avere urlato sino a fare rimbombare la vallata stretta. Lei si fermòe allargò le braccia, girandosi. Lui fece qualche passo e Le cadde addosso. Straziati e con il volto striato di rosso si ansimarono dentro senza trovare nemmeno una parola per esprimere quel loro stato di disperazione e felicità. Alla fine si fusero in un baciolunghissimo, scambiandosi il gusto pungente dell'emotività misteriosa e incomprensibile. Poi, finirono a guardarsi per un tempo lunghissimo. "Non ho il diritto di fare irruzione nei tuoi sentimenti". Proruppe Lui accorato, e pentendosi immediatamentedella propria teatralità, che poteva assomigliare a una contraffazionesbilenca del Vero Amore. Alice faceva finta di non sentire e stavalì, ad accarezzarlo come un bambino improvvido e squinternato.Bobby non era più abituato a esprimere il desiderio di una vita comune con un'altra donna. Da tempo aveva messo nel ripostiglioogni impegno in proposito e ora si trovava a mendicare e a scalciareper un'illusione in più, per una speranza che non si inabissasse nel cielo, come quel tramonto che stava venendo Loro incontro,disco rosso infuocato, intento a scolpire e a tinteggiare le quinteirrequiete di quello strano rendez-vous. (Continua)