gemini

Bobby XVIII


Piegò la testa verso Elizabeth e le sussurrò qualcosa nell'orecchio mentre Bobby si allontanava spontaneamente e fingeva di cercare un piatto per servirsi dell'abbondante colazione sparsa sopra capaci contenitori. Maera una manovra inutile e patetica. Lo stomaco gli si era chiuso e l'idea di mangiare qualcosa di consistente in quella mattinata gli rivoltava le budella. Quando si accorse con la coda dell'occhio che il padre aveva smesso di confidarsi con la sua nuova fidanzata tornò a inclinarsi leggermente verso quest'ultimo, quasi ad attendere disperatamenteche gli sussurrasse di non essere quel mostro insensibile e spietatoquale si stava rivelando. Aspettava solo una parola, un gesto, forsepersino un abbraccio e intanto andava con la memoria a giorni felicidell'infanzia, ad aquiloni, cavallucci e spiagge assolate. Mark EverardFawcett lo squadrò con sospetto (di certo pensava fosse in combuttacon la madre), poi cavò un cioccolatino dalla tasca interna del panciottoe glielo porse. "Browning" Disse "è inglese. Dei migliori." Il figlio lo presecortesemente e cominciò a scartarlo, poi lo infilò rapidamente in boccasentendo tutta la differenza fra il gusto paradisiaco del cioccolato e la miserabile situazione nella quale cominciava a infilarsi. Tornò a tossire,ma questa volta con misura, e il padre lo guardò attentamente, quasivolesse imprimersi per bene nel cervello ogni ansimo di Bobby. "Cheimperdonabile cialtrone sono. Nemmeno ti ho chiesto come stai?""Ah" Rispose asciugandosi con un fazzoletto le lacrime che gli eranoaffiorate dagli occhi "Penso che ne avrò ancora giusto per alcuni mesi,se va bene..." "Cosa intendi? Parli della..." "Lo sai benissimo che sto per morire, babbo. La questione si può porre così: in modo molto semplice." L'austero e beffardo personaggio parve ricomporsi e trovare espressioni adeguate al momento, ma, dopo un momento di intensa riflessione, scoppiò in una risata omerica e batté con il dorso della mano sulla coscia di Bobby. "Buontempone! Lo sai cheio ho il dono di portare fortuna? Me l'hanno detto sempre tutti, anchequando le cose andavano...beh... andavano..." "Meglio, papà?"Il genitore girò la testa fingendo di avere sentito qualcosa da Elizabeth. Ma quando lei lo fissò con il suo volto d'alabastro fu costretto a guardare nuovamente suo figlio e a sillabare alcune parole senza senso dandogli il colorito acceso dell'imbarazzo."Beh, figliolo. I titoli oscillano" Fece poi, riprendendosi "E a unperiodo fausto può succederne un altro meno felice. Anche i beniaviti sono fortemente deprezzati, tranne...tranne qualche rara eccezione che forse anche tu conosci..." A Bobby fu come se un fulmine illuminasse l'intera vallata. Dopo un primo attimo di costernazione sorrise di un sorriso languido e stanco :"La donazione Fawcett e quella Jordan, vero? I terreni che mi hanno lasciatoin eredità i miei nonni?" Il maturo buontempone annuì senza la minima esitazione, poi versò incongruamente dello sherry nel calice del giovane uomo. "Ma, non mangi, figliolo?"(Continua)